

1911
tua lettera,' non potendo durante tutta la giornata di domani disporre del
tempo necessario per venire a trovarti.
La sicurezza di non riescita nel secondo collegio di Milano sarebbe
un buon motivo per accettare la candidatura. Questa Camera
è
cosi igno–
bile, ed io mi sentirei cosi isolato fra gli stessi deputati socialisti, che
considererei come una sventura essere eletto deputato. E la Camera futura
sarà ancora piu carogna della Camera attuale. L'ideale, dunque,
è
fare il
candidato ed essere sconfitto sempre: si contribuisce all'educazione po–
litica del paese e non si hanno le responsabilità della deputazione. Senza
contare che non mi dispiacerebbe dare quest'altro esempio di donchisciot–
tismo: accettare la candidatura in un collegio disperato, .mentre la moda
è
diventata anche, anzi sopratutto, fra i socialisti di andare a caccia, con
ogni espediente, dei collegi sicuri.
Però ci sono altre considerazioni, che m'impediscono di accettare.
1) Non intendo accettare candidature fuori dell'Italia meridionale.
Se deve entrare alla Camera, devo entrarci come rappresentante diretto de–
gli elementi [sociali?], alla cui resurrezione io intendo lavorare. Accettando
una candidatura nel nord, io commetterei tre errori: a) darei un esempio di
scarsa fiducia nella capacità del Mezzogiorno ad eleggermi; b) mi metterei
sotto il patrocinio delle organizzazioni settentrionali; c)
mi
metterei nella
impossibilità di oppormi alla politica delle organizzazioni settentrionali,
quando n~ vedessi la necessità.
Io
non voglio "espatriare." Intendo di
rimanere legato al mio paese. Voglio che i lavoratori meridionali prendano
l'abitudine di fare assegnamento solo su se stessi. Sono profondamente
convinto che gl'interessi dei lavoratori meridionali sono gl'interessi di tutta
la classe lavoratrice italiana. Ma vedo sempre piu chiaro che fra i lavo–
ratori settentrionali si
è
formata e si va consolidando una oligarchia, contro
cui tutto il resto della classe lavoratrice, e settentrionale e meridionale, deve
insorgere. E nella lotta voglio avere le mani libere. E non potrei averle,
se fossi deputato di un collegio settentrionale. Nori si tratta di essere de–
putato in questo caso, tu mi dirai: si tratta di esser candidato ... bocciato.
È
vero. Ma non posso accettare una candidatura disperata oggi, e rifiutare
una candidatura buona domani. Rifiutai l'anno scorso Torino, quando
alcuni amici me ne parlarono privatamente. Ho rifiutato Oviglio. Ho rifiutato
Vico Pisano. Se accettassi Milano, perderebbero valore i rifiuti precedenti,
non potrei piu rifiutare per l'avvenire. No, fuori del Mezzogiorno non esco.
Voi avete fra voi uomini in abbondanza. Laggiu gli uomini mancano. Il
mio dovere
è
di fare laggiu l'ufficio di sentinella perduta. Quando i conta–
dini saranno elettori, allora io sarò deputato. Fino a quel giorno, io
continuerò a ricordare a voi il vostro dovere; e non accetterò mai di rap–
presentare interessi diversi o che possono diventare diversi da quelli della
classe lavoratrice meridionale.
2)
lo
oggi sono in dissidio con
i
gruppi che dominano nella direzione
1
La lettera di Schiavi non
è
conservata in AS.
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