

Carteggio
Ma quanti fanno diversamente da lui?
lo
stesso, prima che parlassi
con te, non avevo visto ancora il centro della questione: "il Mezzogiorno
è
paese naturalmente assai piu povero del nord." Ci avevo per molti anni
girato intorno, ma non avevo visto le cose nella loro essenza piu intima.
E prima che le vedano tutti, ce ne vorrà.
Sono cosi contento, mio caro, carissimo amico, che la tua salute vada
bene abbastanza, e che il miglioramento del tuo male non sia affatto ar–
restato. Come accarezzo il sogno di vederti per qualche settimana a Firenze,
circondato dal piccolo gruppo della
Voce,
che ti ama e ti venera. Sa–
rebbero delle ore assai belle per noi, e credo anche per te, che non ti sen–
tiresti piu solo, come devi esserti sentito troppe volte nella tua lunga car–
riera politica.
Spero che il numero unico meridionale ti piacerà. Manca purtroppo
l'articolo sulla questione tributaria, ché quello del Nitti parla di un problema
piu vario. E l'articolo sulla questione doganale non va cosi a fondo, come
avrei voluto.' Ma bisogna contentarsi. Dieci anni
fa,
non sarebbe stato pos–
sibile fare neanche questo.
Non solo il Franchetti, ma anche il Malvezzi spera nelle cooperative di
Nullo Baldini. Ma prima che la cosa arrivi in porto, occorrerà che diciamo
la nostra anche noi.
lo,
per conto mio, vorrò veder chiaro. Da quanto mi
disse il Malvezzi pare si tratti di imprese, in cui i
nativi
formerebbero
il
personale di fatica: si prevede un guadagno del cinquanta per cento, di cui
la metà sarebbe distribuito fra
gl'indigeni.
Se
stanno cosi le cose, io mi op–
porrò. Non
è
lecito svaligiare in quel modo lo stato, anche se gl'indigeni
parteciperanno al bottino. Ma per ora sono discorsi in aria, pare.
Il tuo articolo uscirà col titolo
"Le
due Italie'": l'ho ricordato ancora
una volta al Prezzolini, prima di lasciar Firenze.
Scusa la scrittura infernale. Sono nervoso. Attraverso di tanto in tanto
dei periodi di malumore e di scoraggiamento: e allora la mano
è...
peg–
giore del solito.
Ricordami al tuo buon fratello. E credimi di tutto cuore.
283.
Salvemini a Alessandro Schiavi
Pisa, 16 marzo 1911
Caro Schiavi,
parto stanotte per Milano, dove spero vederti domani sera (venerdi)
dalla signora Anna. Ma desidero che ti arrivi domattina una risposta alla
478
l
Cfr. dcc. n. 281, note n. 2 e 3.
4
Cfr. doc. n. 253, nota n.
1.
283.
ASch.