

Carteggio
277.
Salvemini a Giustino Fortunato
Firenze, 22 dicembre
1910
Carissimo,
avevo notato e messo da parte l'articolo dell'Einaudi.'
Ma prima di vincere la leggenda della "poltroneria" meridionale, ce
ne vorrà. Il "cabrinismo" settentrionale si sente offeso nel suo amor
proprio, quando si sente dire che i "sudici" sono buoni a qualche cosa.
Motivo per cui, io mi vado domandando se questo sforzo, che fac–
ciamo per dare ai meridionali il senso di quello che sono e possono essere,
non produrrà alla fine - data la cecità invincibile dei settentrionali -
una scissura politica fra le due zone del paese.
Caro Fortunato, mi sento diventare ogni giorno piu "regionalista" e
piU
"antiunitario."
Peccato che non abbia nessuna stima delle classi dirigenti meridio–
nali! Ma se un giorno queste classi dirigenti diventassero meno igno–
bili e meno somare di quel che non sono oggi, non so se sarebbe un male
una lotta bene risoluta per rivendicare ai nostri paesi il diritto a vivere da sé,
come meglio ci conviene.
.Ma sono sogni.
Ora come ora, fra Angiolo Cabrini e Vito De Bellis, c1 tocca sce–
gliere Angiolo Cabrini, e avere lo stesso addosso... quell'altro.
Il numero unico speriamo esca nella seconda metà di gennaio.' O
bene o nulla! Il tuo magnifico articolo deve uscire in buona compagnia,
e non come un signore in compagnia di straccioni. Ed è tanto difficile
avere buoni articoli! C'è tanta poca gente disposta a lavorare sul serio!
Lo spettacolo parlamentare è veramente schifoso. Però
sento
che non
può durare. La riforma elettorale, di cui due anni fa nessuno voleva par–
lare, oggi è diventata la questione "attuale." E non dispero che ben
presto la fiumana rompa gli argini, che i commedianti e i leggeroni del so–
cialismo si sforzano di elevarle intorno.
Certo l'allargamento del voto
in quella forma
voluta dai deputati
socialisti non passerà: è troppo per i conservatori ed è troppo poco per noi.
lo
per conto mio li incalzerò senza tregua. Mi detestano, ma mi
temono. E questo con certa gente è l'importante.
472
277. CF.
1
Manca in AS la lettera di Fortunato cui rispende.
2
Cfr. doc. n. 253, nota n. 1.