

1910
276.
Salvemini a Giustino Fortunato
Firenze, 20 dicembre
1910
Buon Natale e Buon Anno, caro, canss1mo amico. Come desidererei
ritrovarmi un poco con te, ora che sei anche con tuo fratello. Ma non
dispero di potere ai primi dell'anno darmi questa gioia.
Vedo che tu non sei soddisfatto della nuova vertenza di Albano.'
Anch'io non ne sono contento. Sarà, tutto compreso, uno sciupfo di tempo
e di quattrini, con gente che non merita neanche la corda per appiccarsi.
Ma dovevo fare cosL
Il mio silenzio aveva inorgoglito certa gente.
Io
sentivo che da ora
m poi non avrei potuto dare del farabutto a verun
De
Bellis o Calissano
di questa terra, senza sentirmi rinfacciare
il
"tradimento di Albano."
Se fossi entrato alla Camera - spero che ciò non avvenga mai
alla prima interrogazione da
m,e
fatta su arbitd elettorali, mi avrebbero gri–
dato: "Albano."
E la gente, che bada alle apparenze, avrebbe a lungo andare inter–
pretato il mio silenzio come confessione di colpa.
Dovevo, dunque, parlare: e parlare in modo che risultasse a tutti
che io ritirandomi da quella lotta non solo agii moralmente, ma anche
pon–
deratissimamente,
a base di necessità ineluttabili, dato il mio temperamento
morale e dati i patti che io avevo imposti e gli altri avevano accettati.
E non credo di essere stato condotto io dove volevano gli altri. Ti
dirò che mi sono state fatte offerte di accomodamento con dichiarazioni
a mio favore, che ho respinte come insufficienti.
Certò non ho piacere di andare in
querelle.
In
questi processi si
minaccia sempre di rimettere qualcosa. Ma male non fare, paura non avere.
Se mi rilasciano la dichiarazione che pretendo, io ritiro la querela (la
querela Bellucci,2non
è
ancora venuta, e forse non verrà!).
Se
no, vado
a fondo.
A conti fatti, non sarà male che in un processo clamoroso risulti di che
cosa sono capaci in fatto di bricconate i
popolari
d'Italia. Sarà un nuovo
capitolo di quella "liquidazione della democrazia" che credo sia l'opera
piu meritoria che si possa fare oggi in Italia.
Ricevesti i libri tuoi che ti spedii raccomandati?
Coi piu affettuosi saluti e auguri di lunga e serena vita per te e per
quelli che ti amano con tutto il cuore.
276.
CF.
1
La lettera di Fortunato cui si riferisce non
è
conservata in AS.
2
Salvemini aveva accusato pubblicamente Marco Bellucci, sindaco
di
Marino, di essere
stato uno dei primi e maggiori responsabili della falsificazione delle schede durante l'elezione
di Albano.
.
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