

Carteggio
i braccianti diventerebbero padroni della terra. Solo dovrebbero sacrificare,
insieme ai proprietari ravennati, i lavoratori meridionali, che dovrebbero an–
darsene in America per lasciare il posto libero ai ravennati! Curioso groviglio
d'interessi, in cui mi par che nessuno veda ancora chiaro.
Qui domenica passata ci furono elezioni amministrative. Spettacolo
assai buffo! I repubblicani divisi in due fazioni: n.
1
e n. 2. Si chia–
mavano proprio cosf. Il n. 1 era alleato coi clericali e difendeva un ex-con–
vento di Cappuccini dagli assalti del
n.
2, che vuole farne un asilo per vec–
chie. Naturalmente il n. 2 è anticlericale.
In
fondo in fondo, però, c'era la
lotta per la nomina del tenente delle guardie di città: uffizio desiderato
da un cognato del capo del n. 1, e da un genero del capo del n. 2. Noi,
cosf detti socialisti, ci astenemmo.
Io
arrivai la sera del sabato e approvai
l'astensione. Il n. 2 è furioso contro di me, da cui sperava aiuto. E il n. 1
mi detesta altrettanto. Sono un uomo assai popolare nella mia patria!
Vinse il n. · 1 con duecento voti di maggioranza. Preti, monaci, pin–
zochere sono stati in giolito per due o tre giorni per la vittoria repubblicana.
Si sono dette messe di ringraziamento e tedeum in abbondanza. Roba da
smascellarsi dalle risa.
Approfitto di questi giorni per organizzare un po' di scuole serali
per ·adulti analfabeti. Ieri sera feci un piccolo discorsetto alla buona -
con questo caldo - agli operai delle leghe, che hanno quattrocentottanta
analfabeti su seicento organizzati! E da stasera comincio a raccogliere i nomi
di chi è disposto ad andare alle scuole serali. Vedremo!
La signora Luchaire sta poco bene. Mi scrive che è a letto ed ha
febbre, e non può venire in campagna per ora. Speriamo che per domenica
o lunedf possa muoversi. E se non riesce a fissare con l'automobile Prac–
chia-San Marcello una spedizione all'Abetone, temo che quattro ore
di carrozza saranno per lei un disastro. Potresti, caso mai, andare a prenderla
tu? Il resto della tribu andrebbe coi bagagli in carrozza da San Marcello
all'Abetone; e la signora potrebbe fermarsi a colazione dalla signora Ele–
na; e verso sera tu andresti a pilotarla. Bada: questa è un'idea mia, che
spero vorrai scusare. Se la cosa non ti scomoda troppo, puoi scrivere tu
stesso alla signora. A me faresti un gran piacere. Perché sono in gran pen–
siero: so che ha poca salute e regge male agli strapazzi quando sta bene;
immaginarsi dopo una settimana di febbre e di letto!
Luzzatti mi ha fatto dire che vorrebbe farmi cooperare a un progetto
di riforma della scuola media, compilato in base alle mie idee. M'immagino
che sia una specie di chiamata del Pieraccini per la questione del fosforo
bianco. Scommetto che, se mi vedesse, darebbe anche a me del
tu!
Ho ri–
sposto che non ho difficoltà a collaborare, perché le divergenze su molti
altri punti non devono impedire un'opera comune s~ quei punti, in cui
c'è consenso; ma non amo far parte di commissioni.
Se
il Luzzatti crede,
gli manderò una breve memoria contenente le mie proposte. E lui ne farà
quel che reputerà opportuno. Questo te lo scrivo in confidenza, perché
tu ti diverta all'idea di un lavoro comune fra il Luzzatti e me. Ma,
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