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1910

avrei esentato solo quelli che non avessero piu del dieci per cento. E avrei

espropriato tutti gli altri, fossero o non fossero capoluoghi.

Per afferrare lo spirito accentratore della legge, basta notare quel che si

dice della costruzione degli edifizi scolastici.

'.È

istituito al ministero un

uf!ìéio speciale tecnico a questo scopo. Perché? Neanche in questo i Con–

sigli provinciali devono essere autonomi, cioè nel fare i progetti degli edi–

fizi? Se non avete fiducia neanche per questo, che ci stanno a fare? a per–

dere tempo? fate voi i progetti a Roma, e non parliamone piu.

Quanto all'atteggiamento dell'Estrema, meglio non parlarne. I clericali

combattono questa legge, perché non vogliono nessuna legge: è la loro

tattica: impedire lo sviluppo della scuola pubblica, e assicurare privile–

gi alla scuola privata. E l'Estrema, insistendo affinché la legge fosse ap–

provata, ha fatto opera buona. Ma in tutto il resto è andata a caso, cer–

cando piu che altro pretesti per distinguersi dai clericali. E non ha visto

dove bisognava dare battaglia: cioè doveva impedire la inclusione del rap–

presentante della scuola privata nella Commissione di esame. Bastava que–

sto solo fatto per spingere l'Estrema

sul serio

contro il governo. Invece...

non hanno né agitato il paese su questo terreno, né combattuto sul serio:

non hanno capito nulla.

Facevano fuoco e fiamma in principio; e poi dichiaravano di riman–

dare la lotta agli articoli. Venuti gli articoli hanno fatto un po' di

puntiglio sui primi, che avevano poca im,portanza, e non han fatto la

questione politica sull'articolo degli esami!

Giolitti non li avrebbé secondati. Ed essi hanno calato le vele.

Il progetto Daneo, al tempo del ministero Sonnino, per i democrati–

ci era pessimo. Credaro lo ha mutato un poco, tanto per fare qualcosa

di nuovo.

La

Camera dà la spugna agli emendamenti Credaro; e ritorna quasi

del tutto al progetto Daneo. Ed ecco che, _ ora che non c'è piu Sonnino,

il progetto Daneo è una vittoria della democrazia. Che schifo!

Son venuto qui, a Milano, per accordarmi con la signora Kuliscioff,

Schiavi, Pagliari sull'atteggiamento da tenere nel Congresso. Essi sono

pienamente d'accordo con me.

La

sezione socialista di Milano in luglio

prenderà posizione, votando per il Congresso una serie di ordini del giorno,

in cui sarà affermato l'indirizzo dei "riformisti dissidenti." Allora occorrerà

che qualche sezione aderisca alle deliberazioni di Milano, e inviti la se–

zione di Milano a costituire un comitato di propaganda e di organizza–

zione del Gruppo in vista del Congresso. Pubblicheremo qualche opu–

scolo di propaganda. E verremo al Congresso in gruppo. Tu puoi fare

qualcosa? Verresti al Congresso? Potresti provocare qualche voto di ade–

sione alle deliberazioni di Milano?

Al Congresso ci sarà una destra: Bissolati, Bonomi, Cabrini, Pietro

Chiesa' ecc.; un centro destro Turati; un centro sinistro Morgari; una si–

nistra noi; una estrema sinistra, i rivoluzionari (Lazzari ecc.).

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Pietro Chiesa, deputato di S. Pier d'Arena e Budrio nelle legislature XXI-XXIV.

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