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Carteggio

Gruppo parlamentare, e facciano vedere che il Gruppo ha deliberato, che il

Gruppo ha giurato, che il Gruppo spasima di amore per il suffragio uni–

versale, mentre il Gruppo se ne infischia; e quando viene il momento buono

dichiara - giustamente del resto - di non sentirsi legato da quanto de–

liberò un'adunanza, in cui su quaranta deputati ce n'erano, si e no, dieci.

Anche sul lavoro di propaganda del

Gruppo

non ho fede. Tu, il Tu–

rati, qualche altro, farete il vostro buon lavoro, perché siete voi, non per–

çhé fate parte del Gruppo. Gli altri continueranno a infischiarsene. Al mo–

mento buono, se la riforma elettorale non sciuperà i loro calcoli giolittianc>–

luzzattiani, non si

opporranno:

e questo

è

il

piu che si potrà ottenere.

Se la riforma elettorale dovesse mettere in pericolo gli accordi, allora addio

riforma elettorale!

Per conto mio, se avessi voce in capitolo, vi proporrei di formare

fra i deputati di Estrema un

gruppo

di quelli soli che intendono nella

prossima estate fare la propaganda del suffragio universale. E direi ben

chiaro che questo

gruppo

suffraghista si organizza per fare da sé, indipen–

dentemente dai gruppi ufficiali. Sareste in tutti una mezza dozzina; ma

sei persone, che vanno d'accordo e agiscono seriamente, valgono molto piu

di cento persone, che hanno il solo programma di aspettare i cenni di

Giolitti. Ma io non ho nulla da vedere con l'Estrema e le mie sono fan–

tasie.

258.

Oddino Morgari a Salvemini

Roma, 28 maggio 1910

Caro Salvemini,

ti scrissi a Firenze,' ma nel dubbio ti ripeto costi al Santa Chiara:

comitato del suffragio universale: luned( mattina, Seminario alle 10. Verrà

Turati.

Bella scoperta che fai': io sono andato per anni scrivendo che esi–

stevano due specie di riformisti: i

sedicenti tali,

ma in realtà socialisti con

sviluppato il senso della realtà e gli

autentici, radicaloidi,

o

meglio radica-–

li-sociali,

rappresentanti una degenerazione del socialismo. Apriti cielo, non

vi

fu

intellettuale che non pensasse di dover sorridere sprezzantemente.

Io

a Firenze non accettai di unirmi coi non socialisti sebbene aves–

sero interamente accettato l'ordine del giorno che

fu

presentato anche colla

mia firma. Non si attua quello che non si sente.

258. AS.

• Si riferisce ad un suo biglietto del 17 maggio 1910, conservato in AS, che qui non

si pubblica.

l

La lettera di Salvemini cui risponde, del 27 maggio 1910,

è

pubblicata al n. 257 di questa

raccolta,

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