

1910
257.
Salvemini a Oddino Morgari
Firenze, 27 maggio [1910]
Caro Morgari,
ricevo in questo momento le tue lettere.1 Ieri sera ti mandai i primi
articoli del progetto. Come ti scrissi, sarò a Roma sabato sera.
E se vuoi, sono a tua disposizione domenica mattina e tutto lunedf.
Mandami, se credi, un appuntamento al Santa Chiara.
Quanto alla seduta del Gruppo parlamentare, consentimi di non ac–
cettare il tuo invito. Riconosco la buona fede e la buona volontà tua e
di Turati e di qualche altro; riconosco che voi la faccenda del suffragio uni–
versale l'avete presa sul serio: e perciò sono lieto di mettermi ai vostri
ordini. Ma col signor Gruppo non voglio avere nulla da fare: tanto var–
rebbe che andassi a pranzo da Giolitti.
Figurati che anche il Treves, quello che voleva fare (al tempo di Son–
nino) del suffragio universale una pregiudiziale assoluta o quasi pazzesca,
scrive nel
Tempo
del 9 maggio che con le promesse di Luzzatti "l'attuale
sistema elettorale è intaccato;
le piu piccole riforme
preparano fatalmente
le future, radicali trasformazioni.
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Dunque Treves si contenterà a suo tem–
po anche di una
piu
piccola riforma.
Basterà che Luzzatti abolisca l'insegnamento religioso nelle scuole, o...
prometta di studiare cautamente la opportunità della abolizione, e il Gruppo
confermerà la fiducia a Luzzatti, cioè a Giolitti, anche se di riforma eletto–
rale non si parlerà piu.
Come vuoi indurre Cabrini, Chiesa e gli altri del gruppo "economi–
co" a mettere come condizione
sine qua non
della fiducia la presentazione
di una
seria
riforma elettorale, se costoro dicono chiaro e tondo che di
riforma elettorale non sanno che farsene, e che adesso non intendono sa–
crificare neanche la piu piccola delle riforme sociali, che Luzzatti promette
a migliaia?
E allora che cosa attendersi dal Gruppo?
Ognuno lavori per conto proprio come meglio può, in attesa del Con–
gresso, dove occorrerà che i deputati dicano una buona volta dove voglio–
no andare.
Dunque, se vogliamo trovarci in tre o quattro amici, che crediamo al–
l'utilità dell'agitazione pro suffragio universale per accordarci sul lavoro co–
mune individuale, niente di meglio.
Ma non mi par serio che questi tre o quattro amici si riuniscano come
257. ACS, Mostra. Sul primo foglio dell'originale v'è la seguente annotazione, di
pugno di Morgari: "Salv. 28 maggio. Convocato per lunedi."
di
I
In AS
è
conservata solo una cartolina di Morgari, del 23 maggio 1910, che gli ricordava
compilare
il
disegno di legge per
il
suJfragio.
2
Si riferisce all'articolo, non firmato, dal titolo
A proposito del neo-ministerialismo so–
çialista,
in "Il Tempo" del 9 maggio 1910.
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