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1910

254.

Ettore Ciccotti a Salvemini

Potenza, 6 maggio 1910

Caro Salvemini,

già, è deplorevole tutto quello che accade

1

;

ma accade, in gran par–

te, per una generale decadenza del Partito socialista, ove manca la stoffa

di gente vogliosa di studiare e di lavorare. Non credo, perciò, che, nella

mancanza d'uomini, gioverebbe gran che

il

cambiamento di etichetta; e ad

un cambiamento d'etichetta si ridurrebbe una secessione collettiva. Se io

avessi avuto fiducia negli elementi che compongono in questo momento

la parte militante del partito, vi sarei rimasto per provocarne una ricompo–

sizione. Ma la sfiducia vera è piu e l'esperienza dello spirito fazioso ed

invidioso di quelli che ora tengono il campo - specialmente i tuoi amici

personali - mi ha persuaso a far parte da me, facendo quel po' di bene

che potevo fare con l'azione individuale.

È

vero che con ciò poco di con–

creto si può fare e l'opera resta monca di effetti; ma che fare? E, d'altra

parte, anche l'opera di pochi secessionisti rimarrebbe in certo modo pregiu–

dicata, se si desse anche a credere che si fa cosf per voler capeggiare

nuovi gruppi.

La

ricomposizione di nuovi gruppi è bene avvenga sponta–

neamente, naturalmente, per necessario riavvicinamento di persone che si tro–

vino a sostenere le stesse opinioni e ad esercitare una medesima azione.

Forse m'inganno, ma io penso cosf.

Quanto alla questione del Prina, non trovo utile ora l'interrogazione.

Io

sarò assente da Roma per tutto il mese di maggio; ma, se vi fossi,

non la presenterei. Meglio lasciare al governo la responsabilità della cosa,

riservandosi d'intervenire dopo.

Già, ora, il governo risponderebbe che non v'è il giudicato, essendovi

il rinvio alla Cassazione. E, sotto questo rapporto, la sentenza della Corte

d'Appello vale, presso

a

poco, quella del Tribunale; tranne che è esecutiva.

Del resto, se tu credi utile far diversamente, puoi intenderti col Mor-

gari.

Buone cose e cordiali saluti.

P.S. Nella Giunta delle elezioni lasciarono convalidare a spron battuto

l'elezione Valenzani.2 E le proteste di Palestrina? Pare che non sieno state

nemmeno esibite! E valeva la pena di farle, allora?

254.

AS.

1

Ciccotti risponde ad una lettera di Salvemini, che

è

andata perduta.

2

Domenico Va!enzani,

fu

deputato di Albano Laziale nelle legislature XXIII e XXIV.

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