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Carteggio

altri della stessa risma, non potendo per ora aver Giolitti. Su questo punto

non possono transigere: se non hanno garenzie sicure di avere

carta bianca

per le elezioni amministrative, i mazzieri insorgeranno anche contro il mi–

nistero Luzzatti.

In

queste condizioni ogni illusione è vana. Il Sacchi,' andando al

ministero, si alleerà coi mazzieri, e diventerà responsabile di quanto avverrà

nelle elezioni amministrative meridionali della prossima estate, salvo che

non ottenga la eliminazione dei giolittiani dal ministero degli interni e lo

scioglimento della Camera. Ma questo non è - credo - possibile. Sac–

chi in lotta con Giolitti non lo so concepire, salvo che avvenga - sotto

la pressione tua, del Turati, del Bissolati

(?) -

un miracolo.

A me pare piuttosto possibile che Sacchi, dopo avere fatto lo scon–

troso, accetti l'alleanza coi mazzieri, cercando di giustificarla con un po'

di matrimonio civile e una mistificazione di riforma elettorale.

E qua si parrà la vostra nobilitate.

Un po' di stato laico con una riforma elettorale seria, sf, dal momento

che c'è della gente che crede di toccare il cielo col dito con un po' di

precedenza del matrimonio civile; ma senza riforma elettorale seria, no.

E la riforma elettorale deve essere fatta subito. Dovete evitare il tra–

bocchetto che le lotte fra clericali e anticlericali intorno alla precedenza

o magari al divorzio - lotte provocate e inviperite a bella posta dai preti

e dalle logge massoniche - ci allontanino dalla riforma elettorale, e ci

conducano ad elezioni in cui di riforma elettorale non si parli piu.

Riforma elettorale

subito;

leggi piu o meno laiche, dopo: o nello

scorcio che dividerà l'approvazione della riforma elettorale dalle nuove ele–

zioni, o come programma delle elezioni future: con la riforma elettorale,

se questa sarà stata respinta dalla Camera; come programma a sé, se la ri–

forma sarà intanto passata.

E la riforma dev'essere seria.

Io

sento profondamente che, date le

condizioni dell'Italia, se aspettiamo un paio d'anni, lavorando attiva–

mente, possiamo ottenere

tutto

il suffragio universale. Ma capisco che se

oggi, senza aver fatto ancora quasi nulla, ci si dà una riforma

seria,

non

dobbiamo farla cadere.

Solo dobbiamo ricordarci che una riforma elettorale, fatta oggi, chiude

la questione per venti anni. Perciò occorre che sia una riforma tale da as–

sicurarci

tutto

il suffragio universale automaticamente in non piu di venti

anni.

La rappresentanza proporzionale, senza allargamento del voto, sarebbe

certo l'ideale del Sacchi e dei giolittiani, perché non riforma nulla: è la

massima delle mistificazioni; e trovo veramente deplorevole che nell'ultima

riunione del Comitato parlamentare pro rappresentanza proporzionale -

Co–

mitato che raccogliendo clericali, giolittiani, radicali, socialisti è la prova piu

evidente che la rappresentanza proporzionale non dà noia a nessuno e non

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Ettore Sacchi era ministro dei Lavori Pubblici nel gabinetto Luuatti (cfr. nota n. 1).

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