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1910

246.

Anna Kuliscioff a Salvemini

Milano, 28 gennaio 1910

Carissimo Salvemini,

lessi il vostro articolo nel

Secolo,'

ma credo che ormai anche voi

sentirete molto scossa la vostra fiducia nell'onestà dell'attuale ministero.

Anch'io ero convinta dell'utilità di un ministero onesto, sopratutto nell'in–

teresse dell'Italia meridionale, ma tutti gli atti di Sonnino cominciano a

far dubitare della sua leggendaria virtu di uomo di stato corretto e veramente

liberale. Basta soltanto a guardare l'ultima infornata di senatori, di cui su

trentatré nominati, vi sono dieci azionisti del

Giornale d'Italia,

e conver–

rete anche voi che non possiamo coltivare molte illusioni quanto agli in–

tenti sonniniani di voler purificare l'ambiente politico.

Abbandoniamo dunque le nostre fallite speranze, e cerchiamo le vie

di riprendere, o meglio di iniziare, l'assalto contro tutte le camorre ora

insidiate

[sic]

alla Camera.

Credo che sia proprio questo il vero momento di cominciare ad agitare

sul serio la questione del suffragio universale.

Guardate l'ultimo ed il penultimo numero della

Confederazione del la–

voro,'

come pure l'ultimo numero della

Critica

3

e vedrete che gli stessi tie–

pidi del suffragio universale cominciano a persuadersi, che la questione s'im–

pone, e, sebbene ne parlino ancora timidamente, sono convintissima, che una

vostra azione energica ed appassionata, potrà essere decisiva nel trascinare

tutti sulla via della grande riforma politica. Fatene subito un articolo sulla

Critica,

poi dal Merloni lo faremo riprodurre

sull'Avanti!

Fate rivivere il vo–

stro comitato meridionale per la propaganda del suffragio universale.

Venite qui prima del IO febbraio, e cercheremo di concretare un vero

piano d'azione. Oramai anche i nostri cominciano a capire, che non si

può sperare in un rinnovamento della politica italiana senza portare un po'

di ossigeno nei luoghi putridi delle camorre di tutta l'Italia. Badate, Sal–

vemini, che non dovete abbandonarvi a scetticismi; pigliate i nostri uomini

politici socialisti quali essi sono, e cerchiamo con un'azione continua, te–

nace e fervida di smuoverli, e spingerli ad un'attività nel paese, trascinao•

doli fuori dai corridoi di Montecitorio. Non siete che voi che possa met–

tersi alla testa di un tal movimento; e non rifiutatevi, per carità, sarebbe

un vero tradimento.

246. AS.

• 1

Cfr. G. SALVEMINI,

delegati giolittiatii e l'on. Sonnino,

in "Il Secolo" del 27 gen–

naio 1910, ora

in

SALVEMINI,

l

ministro della mala vita,

pp. 143-146.

2

Si veda, in "La confederazione del lavoro" del 15 gennaio 1910,

Proporzionale,

non

firm~to, sulla questione della riforma della rappresentanza proporzionale;

La riforma elettorale,

comvo non firmato. Nel numero del 22 gennaio 1910:

L'on. Filippo Turati e la riforma elet–

torale,

non firmato.

3

Si veda in particolare nella "Critica sociale" del 16 gennaio 1910, pp. 17-18,

La chiu–

sura della sessione,

firmato

"LA CRITICA

SOCIALE."

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