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1910

243.

Oddino Morgari a Salvemini

Roma, 3 gennaio 1910

Carissimo,

sono sicuro che le tue argomentazioni,' portate nel Gruppo, impres–

sioneranno e saranno anche accolte, teoricamente ed anche iscritte

in

un ordine del giorno.

Sono però sicuro che mancherà nel Gruppo l'energia necessaria

per

attuare un piano quale è il tuo. Il Gruppo è costituito in buona parte

di uomini privi del senso rivoluzionario; intendo riformisti per

temperamento,

per inettitudine alle situazioni energiche, alle affermazioni precise del pro–

prio essere in confronto altrui. Alcuni, poi, che il temperamento avrebbero

(per esempio Bissolati) non sono piu socialisti che nel nome: in buona fede,

s'intende. Non avere Bissolati, cioè

l'Avanti!

è non poter fare la campagna

che desideri. Ora

l'Avanti!

è del tutto incapace di essere un propulsore di

battaglia per qualunque argomento.

Dovrei scrivere otto pagine di considerazioni in proposito, attinenti

alla filosofia delle tendenze, ma me ne manca il tempo. Debbo fare cento

cose in un giorno, cioè ridurre ciascuna alla maggiore brevità.

Cominciamo colla riunione del Gruppo.

244.

Fausto Pagliari a Salvemini

Milano, 5 gennaio 1910

Caro Salvemini,

ho inviato, con una lettera confortatoria, ma conservando l'anonimo

per te e per me, la tua generosa offerta a quella signora che, dalle ricerche

che ho fatto in tribunale, risulta essere la signora Necker Antonietta (corso

Porta Vittoria, 48). I denari

li

ho spediti mediante raccomandata con ri–

cevuta di ritorno, ma fino ad oggi la ricevuta di ritorno non mi

fu

ancora

recapitata e non ti posso ancora dire con certezza se i denari sieno stati

consegnati e trattenuti.

Alla tua seconda lettera nella quale mi chiedevi informaz.ioni sulla "Bo–

nomelli" hai già risposto benissimo tu nella tua successiva cartolina.' L'o-

243. AS.

1

Cfr. doc. n. 242.

244. AS.

1

Le lettere di Salvemini a Pagliari sono tutte andate perdute.

423