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Carteggio

e si

è

occupato quanto me e con piu sale in zucca del movimento operaio.

La mia scuola per giovani socialisti è ancora una pura speranza, per–

ché non ho ancora gli insegnanti. Il prof. Volpe pare che sia disposto a

fare un corso di lezioni e questo sarebbe già moltissimo.

Per ciò che riguarda la

Critica

non so da che parte cominciare, perché

bisognerebbe che Turati se ne curasse di piu. Se si riuscirà a fare qualche–

cosa te ne avvertirò. Certo

è

che il Partito socialista

è

senza bussola ed

è

ammalato di asineria e di mancanza assoluta di idee generali e speciali,

e ci sarebbe bisogno di un rinnovamento spirituale e sopratutto di un mag–

giore desiderio di cultura. Ma bisognerebbe che i

leaders

fossero meno colos–

salmente ignoranti e semi-analfabeti.

Ho visto che anche a Firenze si è costituita presso la Camera del lavoro

una scuola di legislazione sociale. Come

è

organizzata?

Hai visto la crisi della Confederazione del lavoro in seguito all'ordi–

ne del giorno ferriano-dugoniano-sgarbiano dei lavoratori della terra di Bolo–

gna? Purtroppo in Italia non si può ancora sapere se e quando riusciremo a

piantare una organizzazione operaia sul serio. Ma anche qui la massima colpa

è

l'assoluta mancanza di idee precise in merito all'importanza e alle funzioni

delle organizzazioni nei ceti intellettuali della democrazia. Anche qui alle

poche idee dogmatiche del vecchio socialismo, non abbiamo ancora sa–

puto sostituire nulla di nuovo e di preciso e il movimento operaio italiano,

che oscilla tra il cooperativismo, il rivoluzionarismo e il sindacalismo rifor–

mista, non sa che strada prendere. Ma la strada non può essergli indicata

che da chi ha piu alta cultura e piu larga conoscenza delle cose. Il pro–

letariato non può ancora esprimere dal suo seno uomini capaci di guidarlo

ed è perciò, sempre, anche quando se la prende cogli intellettuali e spe–

òalmente allora, alla mercé degli intellettuali. Il male si

è

che questi in–

tellettuali capipopolo sono altrettanto bestie quanto i gregar!, con un so–

prappiu di bagologismo giacobino e di rivoluzionarismo acchiappanuvole. Ele–

vare la cultura di quegli strati che di regola forniscono i

leaders

è

una

delle necessità piu urgenti e hai visto bene organizzando le tue lezioni

fio–

rentine. Mi spiace solo di non poterti essere utile.

236.

Ernesta Battisti Bittanti a Salvemini, a Firenze

Trento, 15 dicembre 1909

Egregio amico,

mio marito Le sarebbe assai grato se Ella volesse fornirgli la principale

ed essenziale e piu importante bibliografia sulla "riforn~a proporzionale."

236. AS,

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