

Carteggio
rina, a soeur Emmeline. E credimi, col piacere di rivederti e riabbracciarti
presto, tuo di cuore.
230.
Giuseppe Lombardo Radice a Salvemini
Catania, 2 ottobre 1909
Caro Gaetano,
eccomi qua, come fuori della mia vita, a ripensare e a rimpiangere i
giorni di Firenze. Sono stati giorni assai, assai belli per le nostre idee e per
la battaglia che sosteniamo. Il Congresso ha rivelato una mentalità nuova
degli educatori italiani. Il lavoro che tu hai sostenuto da nove anni con
tanta fede comincia a dare i suoi frutti.
Io
vedo nell'ultima manifestazione
della energia dei giovani dei quali sei stato l'animatore, qualche cosa che
va oltre, ma d'assai, alla riforma della scuola media, ch'è pure cosi grande
e desiderabile fatto.
L'organizzazione
tua
è
un prodromo d'un rinnovamento sociale profon–
dissimo. E sei tu, Gaetano mio, l'uomo sacro di questo rinnovamento,
sacro terribilmente dopo la tua sventura. Ricordalo sempre sempre caro Gae–
tano, nei momenti in cui le forze ti vengono meno. Noi abbiamo bisogno
di te. E "noi" non
è
già quel piccolo gruppo di giovani che ti stiamo in–
torno, ma è lo spirito italiano, che chiede tutta la tua energia. Ritorna ora
al lavoro che hai in parte dovuto abbandonare. La mancanza del tuo lavoro
è
un grande dolore per tutti noi.
Saluta con affetto Julien' e ossequia la sua gentile signora.
231.
Filippo Turati a Salvemini
Milano, 2 ottobre 1909
Carissimo, •
ti mando due biglietti, speditimi dall'amico dr. Cabiati, della
Stam–
pa.'
Gli puoi rispondere, se credi, direttamente.
Nulla di preciso ancora circa la combinazione del
Secolo.
2
Credo però
230. AS.
t
Julien Luchaire.
231. AS.
1
Non sono conservati in AS.
2
Di
ciò
Turati parlava anche in una precedente lettera del 1° ottobre 1909, conservata in
AS,
che non si pubblica
in
questa raccolta.
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