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Epistolario

218.

Salvemini a Giuseppe Prezzolini, alla Consuma

Firenze, 13 luglio [ 1908)

Caro Prezzolini,

non ho nulla da dire sul programma, salvo che nella nota delle

ri–

viste del cui spirito la nuova rivista dovrebbe essere una sintesi, toglierei

gli

Studi religiosi,

che non mi sono mai parsi gran che, e metterei la

Cri–

tica sociale

dei primi tempi, che

fu

certo - ben diversamente dalla at–

tuale - una grande seminatrice di idee e suscitatrice di forze operose.

Metta pure il mio nome fra i collaboratori. E grazie dell'invito. Ma

badi che temo di non essere assiduo assai. Per qualche altro anno voglio

vedere se mi riesce di rendere meno inutile e imbecille la. scuola italiana:

e questo lavoro non mi consente di pensare ad altro.

La

mia testa non rie–

sce ad avere piu di una idea per volta.

219.

Salvemini a Francesco Papa/ava, a Ragaz

Boscolungo pistoiese, 28 luglio 1908

Carissimo Francesco,

sono proprio incantato che il volume scolastico ti sia piaciuto. E

non potrai farmi un regalo migliore che il parlarne nella cronaca del

Gior1Ulledegli Economisti.'

Che la grammatica si debba ridurre al minimo necessario, non solo

nelle lingue. classiche e moderne, ma anche nella lingua materna,

è

opi–

nione oramai universalmente accettata: la grammatica deve servire a faci–

litare l'apprendimento della lingua, .dev'essere un mezzo economico di que–

st'apprendimento, e non essere fine a se stessa e distrarre dall'apprendi–

mento della lingua. L'errore sta nel volerla abolire del tutto, riducendo

ogni studio all'apprendimento meccanico di forme e di suoni.

Io ho avuto la fortuna di studiare il greco con un maestro di buon

senso. Mi annoiò per due settimane, costringendomi a imparare a memoria

le regole delle contrazioni di vocali, dell'incontro di consonanti e delle ac–

centuazioni. Poi mi mise ai nomi, agli aggettivi e ai verbi, facendomi

218. CPr. Manca in AS la lettera dt Prczzolini cui risponde direttamente. Cfr. però

un biglietto di Prezzolini dell'8 giugno 1908, in questa raccolta al n. 216.

219. CP.

I

Manca in AS. la lettera di Papafava cui Salvemini risponde, Per

il

volume sulla scuola,

si

dr.

doc, 195, nota n. 5: Papafava ne parlò difatti in una delle sue cronache; si veda F.

PA·

PAPAVA,

La riforma della scuola media di A. Galletti e

G.

Salvemini,

nel "Giornale degli Eco–

nomisti," serie 2•, a. XIX (1908), voi. XXXVII, pp. 213-218.

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