

Carteggio
veva uscire ai primi del mese, ma inciampava ad ogni passo come un ub–
briaco, e sarà grazia se uscirà in settimana. E finalmente sono da dieci
giorni costretto a fare esami, cioè a misurare fino a quali profondità ar–
rivi spesso la voragine della imbecillità e della ignoranza umana.
È
proprio
vero quel che dice Giobbe: "Homo natus de muliere, brevi vivens tem–
pore, repletur multis miseriis."
Per fortuna sono alla fine; e ai primi di luglio dopo avere spostata la
sede della mia tribu dalla città alla campagna, mi sposterò anch'io, e mi–
grerò verso climi piu clementi.
Hai letto il volumetto
Le vie della fede,
in cui Angelo Crespi rac–
conta la sua conversione dal positivismo al cristianesimo?
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Io
ci ho capito
poco. Ma forse è colpa mia. E voglio rileggere il libro ancora una volta.
Ora come ora, mi pare che la "via" del Crespi sia piuttosto bizzarra.
In
fondo mi par che dica:
"Io
sono diventato cristiano, perché questo mi
faceva un enorme piacere; che il cristianesimo sia vero, non m'importa un
fico: è vero quel che piace." Con questo sistema io potrei diventare mu–
sulmano, se avessi un'amante fedele di Maometto:
"La
mia conversione
piacerebbe enormemente alla pupilla dei miei occhi; la felicità della pu–
pilla suddetta sarebbe il colmo della felicità mia; dunque viva Maometto
e viva il suo paradiso"!
Sta il fatto, però, che la conversione del Crespi è un sintomo in–
teressante dell'ora presente; e fa molto onore al Crespi l'averla compiuta e
affermata con tanta sincerità e coraggio. Non credo che in Italia avrà
imitatori, perché queste faccende in Italia non saranno mai prese sul serio:
siamo troppo vicini a Roma per essere seriamente religiosi; e la religione
non produce in Italia eroi migliori dell'on. Santini.
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Ma è probabile che
vi saranno in Italia molte pseudo-conversioni. Avremo anche questa moda.
E vedremo quel che ne nascerà. A me secca molto di non avere inteso
bene tutto quanto scrive il Crespi. Non vorrei che questo fosse un prin–
cipio d'irrigidimento senile.
La
vera sapienza sta nell'avere curiosità per tut–
to e nell'essere capace di capir tutto. E una volta questo mi avveniva,
quando ero assai piu ignorante di ora.
Sai chi ricorda fra le cause della sua conversione il Crespi? Ricorda
Mario Calderoni
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;
che per conto suo mi pare abbastanza lontano dalle "vie
della fede."
Hai seguito in questi giorni alla Camera la discussione della legge
degl'impiegati?' Se io fossi stato deputato, l'avrei combattuta con la piu
intransigente energia, non nell'interesse degli impiegati, che in fondo è
gente troppo poco interessante per la sua vigliaccheria e poltroneria, ma
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A.
CRESPI,
Le vie della fede,
Roma 1908.
• Felice Santini, generale medico
a
riposo della regia marina, deputato di Roma II nelle
legislature XIX-XXII, senatore dal 1912.
• Si tratta del filosofo Mario Calderoni (1879-1914) .
s
Il
"Disegno di legge per
il
miglioramento economico degli impiegati civili" era stato
discusso alla Camera nelle sedute del 17, 19, 20, 21 e 23 giugno: cfr. i resoconti in AP,
Camera
dei deputati, XXII legislatura, 1• sessione (1904-1908), Discussioni,
voi. XIX, rispettivamente
alle pp. 22929-22963, 23050-23088, 23106-23139, 23147-23190, 23300-23328.
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