

Carteggio
Una crisi io l'accetto, se
è
necessaria, non rifuggo dall'affrontar–
la; ma provocarla non trovo che meriti conto, per la ragione che ti ho
detta e anche perché la forza della Federazione credo dipenda anche dal
numero che vale almeno da cassa di risonanza. Un'organizzazione di classe
non può rappresentare la classe e parlare e chiedere e protestare in nome
di essa con autorità ed efficacia,quando ne includa solo un decimo o un otta–
vo o giu di
H.
Dovrebbero i nostri amici farsi un po' attivi nelle sezioni,
propugnare questioni un po' alte, sollevare il diapason dell'attività comu–
ne. Cosi si dà battaglia e si crea una ragione vera di dividersi.
Ma mettersi a fare i brontoloni sul
Bollettino
o fare proclamazioni
alte di principio, che cadono nel vuoto, lo credo, peggio che inutile, dan–
noso. Ci vuole buona volontà e accorgimento: saper proporre volta a volta
qualche questione che distragga dalle piccolezze consuete e sollevi un po'
in alto. Ora abbiamo lanciato l'idea dell'inchiesta; e poi c'impegneremo
a fondo sulla questione delle scuole all'estero, rispetto alla quale mi duole
che Di Francia abbia commesso qualche errore di leggerezza, in modo
da indebolire la sua e la nostra campagna.
Ho scritto un po' sconclusionato perché mi duole la testa. Ma se ri–
fletti con serenità, devi convenire che non si può fare molto diversamente
da quel che noi facciamo, pur essendo, come noi siamo, quasi in tutto
concordi con te e col Lombardo Radice. E per conchiudere io ti dirò che,
avviando per
exempla
invece che per
praecepta
ad attività piu alta la Fede–
razione, io non dispero, anzi credo si possa crearle una coscienza piu ele–
vata.
215.
Salvemini a Giuseppe Prezzolini, a Firenze
Messina, 3 giugno 1908
Caro Prezzolini,
grazie dei due articoli, che ho letti con molto interesse e piacere.
Nei primi giorni della settimana prossima
Le
arriverà
il
volume sulla
Riforma della scuola media.
1
Avendo letto la
Coltura italiana
e
La
crisi
della scuola tedesca
ho motivo di credere che in molte idee fondamentali
andiamo d'accordo.'
Tanto io quanto il mio collaboratore saremmo assai lieti se Ella si
occupasse del volume nella
Rivista
del Ferrari o altrove (che peccato che
215. CPr.
1
Cfr.
Jeu. n.
195,
nota n.
5.
2
Cfr. G.
PREZZOLINI,
G.
PAPINI,
La
cullura italiana,
Firenze 1906 {alcuni capitoli
del
libro
erano apparsi, sotto forma
di
articoli, nel "Lconai:do," nella "Idea liberale," nella "Revue
du Nord" e nel "Regno'').
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