

1907
Avrete ricevuto, spero, le note e uno schema di articoli di fondo.
La tattica nostra deve esser questa: non metterci troppo nettamente
contro il Congresso di apoli, l'indisciplina
è
sempre dannosa: bisogna
rispettare le leggi del paese anche se sono cattive, o almeno non bisogna
darsi l'aspetto di violarle; noi dobbiamo deplorare gli equivoci poco di–
gnitosi e poco coraggiosi, in cui si
è
chiusa la maggioranza del Congresso
di Napoli; deplorare che sul tema della scuola laica il Congresso, invece
di tracciare a sé e agli altri un programma concreto di lavoro, si sia la–
sciato trascinare a una orgia di dimostrazioni poco concludenti o tali che
gli stessi promotori di esse ne sono rimasti poco soddisfatti, e o cercano
attenuarne il significato o ne danno la colpa a... me (vedi epistolario Fio–
ravanti).
Questa dev'essere la tattica di questo numero. Lode a tutti gli altri
voti del Congresso: critica mite, accorata, desolata degli errori sulla scuola
laica, biasimo vivace contro i tentativi di equivoci e di rimangiamenti
e contro gli spostamenti di responsabilità; affermare che la questione
è
sempre aperta, se non altro per gli equivoci insorti dopo.
Tutte le notizie che mi giungono da ogni parte sono buonissime. Se,
come spero, otterremo il
referendum,
dimostreremo che quei settantatré non
rappresentavano che se stessi.
Mi raccomando che mi mandiate le bozze della mia concione. Che
orribile filastrocca! Mentre la mia moglie si sgravava della bambina, io
mi sgravavo della scuola laica: e ti assicuro che ho avuto anch'io le mie
doglie!
Sono però contento di avere potuto in pochi giorni fare un lavoro
enorme. Non sono ancora fiaccato. Mi resta ancora fiato per darne e per
prenderne. E questo
è
quanto.
Addio, caro Gentile. Abbraccia per me il Lombardo, che spero abbia
riguardo alla sua salute, e credimi di tutto cuore.
Mando senz'altro al Lombardo la
Critica sociale.
Nel correggere per
i
Nuovi doveri
le bozze del mio ordine del giorno; prego il Lombardo di
collazionare il testo della
Critica
che io mando, e che
è
il solo corretto;
e metta una nota per dire che i giornali la riprodussero quasi tutti in forma
incompleta o scorretta.
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5
Cfr. lettera n. 203, nota n.
1.
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Parola difficilmente leggibile nel testo.
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