

1907
mi dà il ritorno dopo una cosf lunga assenza, non ho tempo di pensare
alle miserie e ai sudori della vita!
Con mille affettuosi e rispettosi saluti a tutti, anche dalla piccola mo-
glie.
Se la signorina Ady mi scrive sue notizie da Salsomaggiore, mi farà
un immenso piacere.
Io
le manderò a Salsomaggiore verso il 20 ottobre
il discorsone di Napoli sulla scuola laica, e le scriverò. Addio. Addio.
E la signora Maria quando ritorna a Parigi? Tanti saluti ad Alberto.
Vedo che quasi quasi ricomincio una nuova lettera.
206.
Salvemini a Giovanni Gentile
Messina, 8 ottobre 1907
Carissimo Gentile,
tu sei con me assai piu buono che io non menti; e vorrei poterti
dire come ti sono grato della tua bontà. Se il Congresso di Napoli non
avesse servito ad altro che a cementare la simpatia fra noi due, esso rap–
presenterebbe certo un episodio fortunato della mia vita.
Ho letto il tuo volume su Giordano Bruno.' Te beato che puoi pro–
durre continuamente e bene!
Io,
invece, sono di una lentezza abomine–
vole in tutti i miei lavori scientifici: in compenso sono di una logorrea
epilettica in tutto il resto.
Sul Bruno io non ho lette che le belle pagine dell'Hoffding.
2
Non
sono, quindi, in grado di dare un giudizio competente sul tuo lavoro.
Ma la spiegazione, che tu dai del
fenomeno
Bruno, mi par molto attendi–
bile e bella:
è,
come quella dell'attrazione universale, un'ipotesi che ci
consente di mettere al loro posto tutti i fatti.
Ma devo confessarti che quel principio del rispetto che si deve alle
leggi specialmente religiose d'un paese, se lo comprendo nel Bruno, non
lo trovo giustificato oggi. E se - come mi sembra - esso ha contri–
buito a renderti favorevole all'insegnamento religioso nelle elementari, il
non potere io accettare quel principio mi conferma nella mia opinione
anticatechistica.
Bada bene: io sono con te nel ritenere che hon tutte le classi so-
ciali sono fatte per tutte le idee; e la idea, che oggi contribuisce a formare
206. CG.
1
G. Gl!NTILE,
Giordano Bruno nella storia della ct1ltura,
Palermo 1907.
2
Il lavoro su Bruno fa parte dell'opera di
H. HoFFDING,
Den nyere filoso{is Histoire,
Copenaghen 1894; la traduzione italiana, fatta dall'edizione tedesca (Lipsia, 1895-18%),
è
di
P. Martinetti,
Storia della filosofia moderna,
Torino 1906, voli. 2; su Bruno si veda
il
voi. I,
pp.
103-141.
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