

Epistolario
199.
Giuseppe Lombardo Radice a Salvemini
[agosto 1907]
Carissimo,
mentre aspetto tutte le bozze del fascicolo, voglio rispondere alla tua
cara
lettera. Tu hai ragione, ma vedrai, spero, che ci sono altri mezzi e vigo–
rosi, per non burocratizzare il consiglio centrale della pubblica istruzione.
Ho scritto un terzo articolo, lunghetto anzi, che
mi
pare debba farti
piacere.' Il punto a cui si arriva per la mia via
è
identico al tuo, la via
è
un po' diversa. Del resto intorno a questo dovremo riflettere e lavorare
tutto l'anno venturo.
Ora mi pare che potremmo utilmente discorrere per lettera, e al con–
gresso poi a voce, di una questione che mi pare vitale. La Federazione da
un paio d'anni si è venuta
annacquando
politicamente; lo stesso grande
numero di soci lo prova. Ora non ha un programma politico determinato.
La formula di Juvalta al Congresso di Bologna fu un buon cuscinetto,
ma ci mantiene nell'equivoco.
2
Che significa
appoggiare tutti i partiti che
si interessano alla scuola?
Che significa portare
la scuola nella politica
e
non la politica nella scuola?
Si può avere un programma scolastico senza
avere un completo programma politico? Noi insegnanti ci siamo sempre
astenuti dall'approfondire queste quistioni.
Io
ti confesso che non ho
fatta ancora per mio conto quella revisione critica dell'azione dei vari
partiti in Italia, che pure sento necessaria. Mi manca forse ancora quella
coscienza storica che si richiede per fare simili indagini.
Ora la Federazione deve promuovere a mio parere simili studi, e la–
vorare a formarsi un
ben determinato contenuto di idealità politiche,
e
prepararsi alla luce di esse a svolgere una conforme azione in favore della
scuola,
dettando
la verità in materia scolastica, agli uomini politici, e non
pitoccando
con questionari ai congressi piu o meno radicali, l'opinione
di chi non ha mai seriamente pensato alla scuola, che
è
incompetente in
cose di scuola e anche forse di politica.
Un programma di lavoro federale dovrebbe esser dunque, secondo me
questo: "studiare il contenuto ideale dei vari partiti politici in Italia, con
199. AS. Lettera non datata; di pugno di Salvemini, sull'autografo v'è l'annotazio–
ne "ricevuta
il
12 agosto a Boscolungo."
1
La lettera manca in CLR.
Per gli articoli, si veda G.
LoMBABDO
RADICE,
Ab imis (a proposito della recente discus–
sione del progetto Rava sull'ispettorato nelle scuole medie), Come si dovranno nominare
i
pre–
sidi?,
in "Nuovi Doveri" del 15-31 agosto 1907, pp. 154-156. Questo articolo era stato preceduto
da altri due, dallo stesso titolo, sempre nei. "Nuovi Doveri" del 30 giugno-15 luglio e 31 luglio
1907, rispettivamente alle pp. 97-103 e 129-131.
2
Erminio Juvalta (1863-1934), professore di filosofia morale all'università di Torino dal
1916, era stato presidente della Federazione nazionale insegnanti scuole medie.
Si veda, per quanto concerne
il
riferimento nella lettera,
il
discorso pronunciato nella se–
duta inaugurale del quinto Congresso nazionale della Federazione, tenutosi a Bologna dal
25
al
28 settembre 1907, in
Qui11to Co11gressonazionale degli insegnami delle scuole medie,
-cir., pp.
418-423.
Le
frasi in corsivo nella lettera sono del discorso di Juvalta.
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