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1907

quei soli partiti politici che accettino la laicità della scuola nel senso

che verrà definito dal Congresso, che diano affidamento di applicare leal–

mente la legge sullo stato giuridico e di aumentare il bilancio della pub–

blica istruzione con le somme occorrenti alla riforma scolastica e a correg–

gere gli errori e le deficienze dell'economia. E poiché né il partito giolittiano

né quello clericale danno siffatto affidamento, la Federazione delibera

di appoggiare nelle elezioni i soli candidati dei partiti democratici che

riconoscano giusto il programma professionale immediato della Federa–

zione.

Dunque altro quesito: Quale deve essere il programma scolastico im–

mediato della Federazione, e quale tattica politica si debba seguire per

farlo prevalere.

Mi pare cosi di avere chiarito i punti, intorno a cui dovrebbero aggi–

rarsi le relazioni e la discussione del Congresso. E il Consiglio federale

dovrebbe nella relazione sui temi spiegarli chiaramente in modo che tutti

sappiano su che cosa vadano a discutere.

Naturalmente, prima di appurare definitivamente il tema,

è

bene

che esso sia accettato nelle basi dai relatori.

Puoi trovare argomenti per questi argomenti anche nel volume del

Kirner, specie nel suo primo lavoro sullo statuto della sezione di Bo–

logna.5

Mi

pare poi assurda la pretesa del Barbagallo che l'altro relatore sia

agli antipodi in tutto e per tutto con lui. Il Consiglio federale può solo

assicurarlo che nomina come altro relatore una persona che avendo seguita

la polemica tra lui e il Ricchieri e le discussioni del Congresso di Bolo–

gna,

è

in

questo momento

di opinione diversa da quella del Barbagallo; ma

né la diversità

è

necessario che sia assoluta, né

è

impossibile che l'altro re–

latore stradando la questione si avvicini al parere del Barbagallo, o che

magari il Barbagailo cambi parere lui. Il O>nsiglio federale può solo sce–

gliere due oratori che suppone rappresentino due indirizzi diversi, in–

vitandoli a trattare il tema secondo il loro criterio. Al Congresso ma–

gari si affermeranno tendenze nuove.

Non vorrei che il Barbagallo cercasse di sfuggire con quel pretesto

al dovere che ha di sostenere le sue opinioni dinanzi al Congresso sotto

la propria responsabilità. Non ti scrivo piu a lungo, perché sono stanco

morto.

Questa lettera

è

solo per te, il Moro, Guido Mondolfo e il Badia.

Caro Moro,

la lettera che precede vale anche per vo1. Scriverò a Roma per un

estremo tentativo; ma ... ho poca fede.

'

Relazione sul disegno di Statuto,

presentato dal comitato provvisorio per l'Associazione

~ra gli insegnanti delle scuole medie di Bologna, letta da Giuseppe Kiroer

il

16 giugno 1901,

1n KIRNER,

Discorsi e scritti,

pp. 77-8,.

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