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Carteggio

197.

Ugo Guido Mondolfo a Salvemini

Perugia, 15 marzo 1907

Caro Gaetano,

debbo da lungo tempo risposta alle tue lettere e prendo quest'oc–

casione come incitamento a non tardar piu oltre.' E ti do anzi tutto no–

tizia che, tornando dall'aspettativa, ho preferito alla sede di Terni quella

di Assisi, dove infatti mi trovo, soddisfatto dell'aria buona e anche della

vicinanza di Perugia.

Come puoi immaginare, io non sono molto soddisfatto dell'opera at–

tuale della Federazione. Tutta questa miseria di pettegolezzi, di cupidigie,

di invidie, di sospetti non solo

è

un triste spettacolo che offre al paese

la classe nostra, ma anche paralizza ogni forza e impedisce a noi pure

di svolgere un'azione efficace e di sollevarci sopra quel terreno di me–

schinità in cui essi vanno voltolandosi. Credi che

è

un affar serio: e la

posta, che ci ha recato dal 5 di gennaio sino ad oggi ben ottocentono–

vanta lettere,

è

piena di tutti questi amminicoli che non si posson tutti

trascurare e che ci assorbono una quantità enorme di tempo.

E si aggiunge anche il demagogismo fioriniano degli uni, l'insidia mas–

sonica degli altri, e le tenerezze fraterne che spingon sezioni e categorie l'u–

na contro l'altra armata. Una cosa deliziosa e piena di conforto!

Se comincerà presto a funzionare la sezione della Giunta del Con–

siglio superiore

è

sperabile che saremo liberati da una gran parte del

lavoro per l'esame dei ricorsi che piovono d'ogni parte, e alcuni senza

ombra di fondamento. I bravi nostri colleghi non si clan cura neppure di

leggere la legge e ci rivolgon certe domande a cui bisognerebbe rispondere

cambronnianamente. E non basta. Q'è chi ci chiede che gli facciamo otte–

nere la cessione del quinto da una banca; da Noto la sezione invoca in

un bravo ordine del giorno una croce di cavaliere per un preside; da

Marsala un calligrafo a 1600, con quattordici figli di cui quattro sordomu–

ti, ci manda un suo manuale di calligrafia in foglio, perché... lo mettia–

mo alla lotteria.

Ai temi del congresso vado pensando. Per la scuola laica abbiamo

già discusso i nomi dei relatori. I colleghi accettano il Grassi Bertazzi,

cui scriviamo oggi stesso. Se egli non accetta, avrei in mente il Fioravanti

o il Lisio.2 Per l'altro, ho scritto a Rodolfo che mi indichi qualcuno. L'Ju-

197. AS. A tergo dell'originale v'

è

una lettera di R. Badia, presidente dell'Asso–

ciazione insegnanti, scritta da Perugia il 14 marzo 1907, che invitava Salvemini e Gal–

letti a far parte di una commissione per lo studio della riforma della scuola media.

' Le lettere di Salvemini cui Mondolfo si riferisce non sono conservate nelle carte Mondolfo.

2

Il sesto congresso nazionale della Federazione tra gli insegnanti di scuole medie si

tenne a Napoli dal 24 al 27 settembre 1907; i temi trattati furono: la scuola laica, relatori

Alberto Fioravanti e Giovanni Gentile; l'organizzazione federale e l'azione professionale, rela–

tori Corrado Barbagallo e Ignazio Caldarera; gli esami nelle scuole medie, relatori G. Lisio

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