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1906

abbandoni però del tutto gli studi medioevali. E si ricordi che, per scri–

vere una buona storia del Risorgimento,

è

necessario non solo avere l'ani–

mo acceso di caldo patriottismo, ma la mente serena, imparziale,

per

po-

ter rendere giustizia a tutti.

·

Se vede il professor Vitelli lo saluti caramente.

191.

Sa/vernini a Carlo Piacei

Boscolungo pistoiese,

settembre [1906]

Carissimo amico,

domani lascerò Boscolungo. La tua famiglia è stata cosi cara e buona

con me, che me ne vado via proprio col cuore piangente. E tanto per sfo–

garmi in qualche modo, ti scrivo per ringraziare te della bontà dei tuoi.

Peccato che non abbia potuto godere quasi affatto della compagnia

della signorina Adelaide, che per· riparare i danni della febbre persistente

e della debolezza che ne deriva, deve stare nella calma piu completa ed

evitare finanche le conversazioni. Se non fosse il dispiacere di vederla ri–

presa dalla malattia, dopo che sembrava cos( bene ristabilita, e piu an–

cora il vedere che la guarigione si lascia desiderare, l'Abetone sarebbe un

paradiso, con la tua mamma vispa e piena di brio e di idee gentili, con

la signora Maria_ divinamente dolce e buona, e con la piccola cara Etta,

di cui sono diventato molto amico.

Se

in questi giorni non sono diventato

un santo, la colpa è proprio tutta mia.

Mi par mill'anni di vederti e di parlarti sopratutto della vertenza

fra il Vaticano e la repubblica francese. Tu sei stato in Francia, hai par–

lato con chi sa quante persone bene informate specialmente nel campo cat–

tolico; ebbene che previsioni si fanno pel prossimo dicembre?

Le

chiese

saranno proprio chiuse al culto? Avverranno disordini? La intransigenza

pontificia è determinata dalla speranza che il governo francese si trovi alla

fine impelagato in tali difficoltà da sentire la necessità di venire a trat–

tative e concessioni; oppure

è

una protesta, che

il

Vaticano stesso giudica

platonica e senz~ conseguenza, fatta col solo scopo di evitare che l'esem–

pio francese sia troppo presto seguito dagli altri paesi senza che il Papa ab–

bia diritto di opporsi? Quest'esperienza, che fa la Francia, avrà un'enorme

efficacia su di noi: se le cose procedono in Francia senza gravi scosse, e

lo stato riesce vincitore da questa lotta, fra quindici anni avremo anche

in Italia la separazione fra stato e chiesa. Cosi

è

stata distrutta in Fran–

cia quella che

fu

l'opera piu personale di Napoleone!

In Italia la faccenda si presenta assai piu difficile. Mentre in Francia,

191.

CPI:

343