

Carteggio
dall'altro con poca fatica. E mentre completavo la
Rivoluzione francese,
iniziavo qualche studio di storia medievale meridionale, e m'ingolfavo
nella storia del Risorgimento italiano. Del
Riso1·gimento italiano
ho dato
qualcosa nel Mazzini, che - modestia a parte - mi sembra il meglio
che si sia pubblicato finora sull'argomento. I lavori sulle origini dei
comuni meridionali sono immaturi.
Come vede, non me ne sono stato con le mam m mano. E questo in
un paese
assolutamente privo di mezzi di studio!
Queste cose le ho scritte
a Lei, perché ci tengo assai al Suo affetto e alla Sua sùma. Del giudizio
che altri possa dare di me, non m'importa. Quel che m'importa è che
Ella mi conosca e mi giudichi e caso mai mi biasimi per quel che sono.
È
bandito il concorso per Milano, e io vi parteciperò. Se avessi la
fortuna di vincerlo, rinunzierei al grado di ordinario e vi andrei come
straordinario. Se avessi voglia di fare il rappresentante del popolo so–
vrano, mi terrei il mio ordinariato in questa università, in cui vi sono
pochi alunni e si avrebbero tante giustificazioni per non far nulla, e mi
presenterei come candidato all'inclito pubblico e alla rispettabile guarni–
gione. Ma certamente si dirà dai miei benevoli protettori che rinunzio
all'ordinariato per avvicinarmi a un grande centro politico come Milano
per prepararmi la via alla deputazione pel giorno, in cui fossi reintegrato
nel grado di ordinario. Invece, io andrei a Milano con mio enorme sa–
crifizio finanziario, per aver modo di studiare e di far educare bene i miei
figli. Se andassi a Milano, starei venti anni senza pubblicare neanche una
riga, lasciandomi dare del poltrone da tutto il mondo; e poi pubbli–
cherei le
Origini dell'Italia contemporanea.
La mira, come vede, è alta;
e io non pecco di modestia. Ma se si mira alto, si può sperare di colpire
a mezza altezza; se si mira basso, la palla può rimanere a mezza via nel
terreno.
Addio, caro Maestro.
Mi
giudichi un po' meglio; e si ricordi di avere
sempre in me un discepolo grato e affezionato, che Le deve tanta parte
di se stesso, anche, anzi soprattutto quando non
è
d'accordo con
Lei,
e al quale una Sua parola anche di biasimo riescirà sempre gradita.
Con molti rispettosi saluti e auguri.
Sono molto lieto che la chiamata del Cipolla sia definitiva, perché
da ora in poi potrò trattare con maggiore libertà con qualche professore
dell'Istituto. Finora mi sono sempre tenuto sulle mie, e non ho mandato
mai a nessuno i miei lavorucci, se non richiesto, perché temevo che qual–
che atto di omaggio potesse [essere] interpretato come sollecitazione im–
portuna. Ora questo pericolo non c'è piu, e mi sento piu libero di fare a
modo mio.
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