

1904
Prampolini ha bisogno di essere informato, incoraggiato, spinto, aiu–
tato. A questo patto potrà fare assai.
Ah! sf
!
Buona Pasqua!
163.
Leonida Bissolati a Salvemini, a Messina
[Roma
J,
29 aprile 1904
Carissimo,
anzitutto sulle tue
profezie:
avrai visto che già sono smentite dai
fatti.
La
tattica di Ferri
è
altra da quella che avevi già dato come certa.
Quando smetterai codest'antipatico mestiere di profeta a cui ti sei dato
con tanta passione?
Sulla
questione degli insegnanti.'
Io accetto, e di buon grado, dì ser–
virvi. Mi piace quella
forma
e credo necessario
l'appello nominale.
Non vedo
però perché, se altri avesse a fare un discorso di cui il mio verrebbe ad
essere il duplicato, non vedo perché io
dovrei
fare la parte di ripetitore,
quando la
forma
fosse
quella
e si imponesse
l'appello nominale.
A ogni
modo io mi preparerei pel discorso. Scrivimene, smettendo il tono di chi
parla mettendo le pistole alla gola.
Mi accorgo ora di averti derubato di dieci centesimi!!
164.
Salvemini a Giuseppe Kirner, a Bologna
Messina, 1• maggio [ 1904
J
Carissimo,
son contento che la legge sia salva; ed è bene .che non sia passata
trionfalmente, perché il governo non s'illuda di averci chiusa la bocca.
Bisogna anzi che con la comunicazione del resultato del
referendum
il
Consiglio federale voti un ordine del giorno energico per chiedere che
in occasione di questa legge il governo s'impegni a risolvere il problema
economico per il bilancio preventivo del 1905-1906.'
163. AS. Manca la lettera di Salvemini cui Bissolati risponde.
I
Cfr. doc. n. 164.
164. AS.
' Cfr. doc. n. 156, noia n. 2. Il progetto di legge sugli stipendi
fu
presentato alla Ca-
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