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tuoi suggerimenti. Ma spero di non avere da fare tale visita, perché
in questo momento mi potrei trovare facilmente in imbarazzo. Poi biso–
gnerà vedere con Fiorini, e stare bene attento di non lasciarsi metter nel
sacco!
Al Sacchi non ho mandato il primo abbozzo, giacché per lui è inu–
tile. Se avrai dei dubbi, li potremo sempre chiarirè. I due manoscritti
li
ho messi tra le
carte e i documenti
per la storia della Federazione.
Lo
storico futuro della Federazione - ci sarà? - avrà molta carta da leg–
gere! Quanti mucchi di lettere! Sono in arretrato di
oltre un mese!
Negli
ultimi quindici giorni prima delle vacanze ho dovuto fare esami trime–
strali: interrogare uno per uno tutti gli allievi (circa duecentosessanta), anche
in ore straordinarie. Cosi è avvenuto che poco ho potuto fare per la
Federazione. E queste vacanze lavoro tutto il giorno. Un via vai continuo
di persone. Chi ha una questione col comune X, viene a chiedere sug–
gerimenti; chi si duole di un provvedimento del ministero, chi ha un'al–
tra questione.
È
un affar serio!
Del tuo libro sarà bene che tu faccia spedire una copia al professor
Giuseppe Lisio (redazione del
Secolo),
il quale mi ha promesso di fare
un articolo.
Due paroline sul progetto degli organici.
Credo che si debbano conservare le linee generali stabilite a Bologna.
Ciò che ti spaventa piu specialmente, è la questione della perequazione,
giacchè credi che moltissimi perderebbero dei decimi. Ora bisogna no–
tare che non è punto vero che i professori
in media
lavorino poco;
essi anzi lavorano molto.
Io,
che sono un canonico con otto ore obbliga–
torie, insegno ventidue ore; il mio collega di geografia, con sei ore obbliga–
torie, insegna diciotto ore. Nei licei molti insegnanti arrivano a ventiquattro,
ventisei, ventotto ore d'insegnamento!
È
vero che non da per tutto avviene
questo fatto; ma col lasciare scoperti i posti via via vacanti, cioè coll'ac–
cumulare insegnamenti, si può,
in breve tempo,
ristabilire un certo equilibrio.
Della questione degli stipendi la iniziativa, secondo me, deve partire
dal governo: una legge d'iniziativa parlamentare non potrebbe avere al–
tro valore che di stimolo. Ora preparare un disegno compiuto in tutte
le sue parti, è prematuro. Bisogna spingere, premere sul governo; e
quando si conoscano alcune delle idee fondamentali del ministero, allora
formulare i voti concreti.
Le
tue oscillazioni tra il progetto di Caserta
e il nostro, dimostrano che il problema si può risolvere in molte ma–
niere diverse. Il difficile è avere i milioni: il ripartirli riesce poi cosa
assai facile. Con ciò non voglio dire che si debba abbandonare il nostro
disegno: tutt'altro! ma semplicemente che non c'è tutta quella po' po'
di fretta che hai tu. Adesso mandiamo avanti la legge sullo stato giuri–
dico, e
le paghe dei maestri:
intanto
pensiamo
anche agli organici no–
stri, concretiamo alla meglio un progetto, discutiamo pure i vari punti;
ma non a rotta di collo.
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