

Carteggio
nasio. Farà fiasco? Non riuscirà a penetrare nell'università? Potrà sem–
pre, a sedici, diciotto anni entrare in qualche scuola commerciale o nelle
scuole di magistero per diventare maestro elementare.
Quello che combatto assolutamente
è
che lo stato paghi l'insegna–
mento del greco, latino, geometria, filosofia, fisica, chimica a tutti, come
coltura generale, come scienza per la scienza, come preparazione all'u–
niversità. Co.me per coloro che intendono dedicarsi all'insegnamento cosf
occorrerebbero scuole medie speciali e pagate in parte dallo stato per
coloro che intendono dedicarsi alle professioni di avvocato (ma allora nella
scuola media molto meno matematica e storia naturale), di medico (e
allora molto meno letteratura classica e storia), d'ingegnere (e allora meno
letteratura e meno storia naturale). Insomma vorrei la scuola media molto
piu specializzata cosf come
è
l'università.
Un ragazzo povero vuol far l'avvocato. Riconosco che lo stato debba
aiutarlo non solo all'università ma anche ad entrare all'università, ma
voglio una preparazione economica, pratica e svelta: inutile il greco, inu–
tile tanta filosofia, inutile la trigonometria. Ma se il ragazzo cambia idea?
e vuol fare il medico? Ebbene: passerà con un opportuno esame dalla
scuola media preparatoria all'avvocatura alla scuola media preparatoria
alla medicina. E se dopo aver studiato a spese in parte dello stato
ha un'eredità e fa il poltrone?
Ci vuol pazienza. Sarà uno dei tanti casi nei quali la legge
è
frodata.
Ma credo che otterremmo sempre un'economia a confronto del sistema
attuale che prepara tutti a tutto senza nella massima parte dei casi pre–
parar nessuno a niente.
E
ho finito le bestialità.
Non credo che le eterne economie militari possano giovare all'istru–
zione né ai maestri.
A
quante cose devono servire le economie militari?
Agli sgravi, alla conversione della rendita, alla filantropia di stato, alla
malaria!
Io
sto per farle servire agli sgravi e non voglio dare un centesimo
né all'istruzione né a nessuno. Economie e sgravi e basta. Sono dunque
"contro di voi."
Amen.
Mi ha molto dispiaciuto la morte del povero signor Antonio French.
La signora Elena mi ha scritto una lettera fortunatamente calma, rasse–
gnata e serena.
Ci vedremo a Firenze?
Lo
spero molto.
Scusi il mio soliloquio ignorante e pazzesco e ancora piu il mio lungo
silenzio.
Forse il silenzio era meglio.
Augurii e saluti infiniti, anche da mia moglie.
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