

1902
si formano; altre s'ingrossano. Il moto
ascendente
ricomincerà col gennaio.
Col primo numero dell'anno lancerò un
programma
per le sezioni, quando
abbia i colleghi nuovi. Per ora tiro avanti, aspettando quattrini, quattrini
e quattrini, perché purtroppo siamo ancora poveri colle spese fortissime
che abbiamo; e, se non vogliamo far bancarotta, dobbiamo essere parchi
nello stampare. Sarebbe cosa bellissima poter lanciare ancora un centinaio
di pagine del
Bollettino
subito: articoli, polemiche etc.; ma... le nostre
condizioni economiche ci fanno restare inerti sotto questo aspetto.
Del mio articolo per il Brentari ti manderò la minuta. Stanotte
lo scrivo; domani mattina lo correggo e lo trascrivo; e cosi arriva in
tempo per il numero di domenica.
Ho visto annunziato l'articolo tuo
sull'abbinamento:
hai fatto bene
a chiarire gli equivoci, piu o meno voluti dagli avversari. Hai visto
anche come ci tratta
il
Morandi,
amico della scuola?'
Tu continua a scrivere e a battagliare imperturbato. Lascia che le
rane gracchino. L'opera tua
è
in questo momento piu necessaria che mai,
e tu faresti bene a lasciar da parte magari, se
è
necessario, la Rivolu–
zione francese, e continuare la campagna che sotto la tua guida si
è
im–
pegnata. Credimi pure che i buoni e accorti insegnanti te ne sono grati,
e, se qualche bilioso e cocciuto
o~ociO
"xa.À.oc;
si duole della dignità offesa del
corpo insegnante, perché tu, che non sei piu dei nostri, ci aiuti, lascialo
strillare di santa ragione.
L'articolo per il Gurrieri
è
in lavoro?
è
finito? Lavora, lavora; e
se qualche imbecille ti dà la taccia di ambizioso, lascialo dire. Noi avrem–
mo bisogno di due o tre
ambiziosi
come te, e allora del cammino se ne
farebbe, anche dovendo rimorchiare certe teste di sasso.
Come vedi, sono furibondo. Non so se sia l'appetito (fra minuti vado
a mangiare) o il dispetto che mi viene dal vedere certa razza di gente
fra noi. Oh fossi autocrate, tzar, davvero! Invece non sono che un debole
presidente della nostra democraticissima Federazione.
Ti consiglierei anche, se puoi, di scrivere una volta un buon articolo,
o nella
Critica
o
nell'Avanti!
sulla tassa scolastica. Prendi occasione dallo
scritto del Morandi.'
0
Saluti cordiali agli amici. Riverisci da parte mia anche la tua signora.
P.S. Non mi hai poi scritto mai se quella domenica che andai alla
stazione per vedere il tuo fratello, ragazzone di tredici anni, e la tua sorella,
essi non v'erano o se la miopia e la confusione della gente mi abbiano
impedito di trovarli.
Di nuovo addio.
324.
9
Cfr. L. MoRANDr,
Le tasse scolastiche,
in "Nuova Antologia,"
4"
serie, voi. 186, pp. 315-
L'articolo di Salvemini sull'abbinamento era in realtà una lettera
al
direttore, datata Mes–
sina, 19 novembre 1902, che
fu
pubblicata
in
"La Scuola secondaria italiana" del 29 novem–
bre 1902, seguita
da
una lunga nota redazionale di commento.
1•
Si veda difatti G.
SALVEMINI,
I frutti di un congruso,
in "Avanti!" del 10 e 11 di–
cembre 1902, in cui -
in
polemica col citato articolo di Morandi - viene discusso
il
proble–
ma della riforma di tutto l'ordinamento, toccando anche quello delle tasse scolastiche.
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