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1902

tando, invece di un pseudo-scientifico, un uomo serio.

Io

che detesto il

modem style

in arte, come una escrescenza momentanea, senza avvenire

o vitalità, nata dallo stupido pregiudizio che ogni epoca deve avere uno

stile, benedico la lunga fissità nobile dello stile architettonico egiziano ed

arabo. Quando non si ha nulla di nuovo... e bello da dire, bisogna ta–

cere. Cosf noi.

È

pio. saggio non pensare, che pensare storto. Vi sono

epoche senza arte, e periodi senza idee. Ripeta le verità dette dagli

altri, vecchie sf, ma forse eterne, anziché balbettare cose nuove labili,

domani morte. Non ho tempo di spiegare il mio pensiero in intero, ma

questo accenno deve convincerLa che ho salutato con gioia la crisi che

La addolora, come segno veramente ottimo di migliorato atteggiamento

mentale. Mosca mi ha fatto elogi Suoi. Gli ho detto che

La

pregherei

di spedirgli la Sua prolusione. Lo faccia: ché gli farà piacere.

Mia madre sta benino, e cosi pure la signora Elena, da cui ho

trovato ieri il Chiappelli. Mia sorella non sta bene, con male agli inte–

stini, ed una febbricciattola che non la lascia da oltre un mese. Gli

altri amici bene.

Io

leggo e studio molto e sempre piu divento un retro–

grado-illuminato, un cercatore dell'eterno. Perciò sento maggior serenità

e minor timore di voialtri tutti, del risveglio deludente, della inevitabile

bancarotta. Si curi la mente con un buon regime di sociologhi classici.

Stia in riposo di idee sbagliate, e felici a procreare.

Spero che tutti i Suoi prosperino. I miei mandano saluti affettuo–

si a cui io ne aggiungo affettuosissimi.

136.

Filippo Turati a Salvemini

Milano, 25 dicembre 1902

Carissimo,

eccoti le bozze dell'articolo di

x.y.

(al secolo, e

fra noi,

il professor

Vittorio Osimo, preside del liceo di Oneglia),

che mi rimanderai,

perché

le correzioni non sono ancora eseguite.' Non so, quand'anche tu le po–

stillassi e rimandassi subito, se l'articolo potrà andare in questo numero

di capod?anno, dove ho già molta roba e dove vorrei pubblicare il di–

segno di legge sul contratto di lavoro, perché le Associazioni operaie

e i competenti del partito (ce n'è?) potessero discuterlo a fondo durante

le ferie. Quindi se le rimandi prestissimo, bene; se non puoi, pazienza,

sarà pel 16 gennaio!

136.

AS.

1

Si

riferisce a

La

politica degli i11segna11ti,

firmato

11XY,"

nella "Critica sociale" del 16

gennaio 1903, pp. 21-23, in cui l'autore discute l'articolo

di

Salvemini, pubblicato nella "Critica

sociale" del 1° novembre 1902, pp. 322-327, su

Il partito della scuola e

i

partiti politici.

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