

Carteggio
segnato uno dei temi piu importanti.
Io
allora risposi m colloquio pri–
vato a costoro, mettendo le cose al posto, e invitando coloro che si mo–
stravano malcontenti, ad esprimere la loro disapprovazione
dopo che
ti
avessero sentito.
E ti so dire che costoro se ne sono andati da Firenze
con ben altro pensiero, da quello che avevano prima, e ti sono grati
di quello che hai fatto. Adesso un nuovo microcefalo, che al Congresso
non s'è fatto vedere, che non è stato né a Palermo né a Bologna, sfoga
il suo umore senza sapere quello che dice. Voglio pagarlo, senza violenza
e con tutta la serenità possibile, come sì merita.
I lavori del Congresso erano una sorpresa dell'ultimo momento? Ma legga
il
Bollettino
del 12 luglio, e troverà
tutto
quello che sì è fatto, tranne la novità
portataci dal Cifarelli. Scelti male e formulati male
i
temi? Ma se appunto
l'averli distribuiti in modo cosi
netto e preciso
ci ha permesso di fare in quat–
tro sedute una quantità insperata di lavoro utile, senza contraddizioni e senza
confusioni. Bella babilonia ne sarebbe venuta legando tutta la materia da
discutere in un tema unico, e discutendo nel tempo medesimo
de om–
nibus rebus et quibusdam aliis!
Il Congresso fu preparato da pochissimi,
da
due
soli o forse da
uno solo?
Sicuro, ed è stato
ciò
che ha dato
unità.
Voleva che tutto si lasciasse al caso, il signor Ortu Carboni, e alla
libera iniziativa dei cento oratori improvvisati? E se noi abbiamo lavo–
rato a dare
unità
all'indirizzo, perché, caso mai il signor Ortu Carboni,
dato che avesse idee buone, non ce le ha comunicate, non ha cercato di
farle prevalere?
Sed haec hactenus.
Ho ricevuto la tua cartolina diretta al Sironi.'
La
campagna aperta
contro la
Scuola secondaria
non posso approvarla. Che i soci della Fe–
derazione facciano propaganda contro Brentari, va benissimo, e ne posso
godere.
In
molte città
gli abbonamenti furono
disdetti
spontaneamente
da soci, da sezioni, da istituti; ed è qui la ragione del fiele. Ma noi
nel
Bollettino
non dobbiamo né farne cenno né mostrare di goderne:
noi siamo indifferenti.
Forse il giornale diventerà l'organo dei dissidenti:
va benissimo; e se poi il Brentari (o meglio !'Agnelli}' non troverà piu
l'interesse di stampare
il
giornale, vorrà dire che, prima o poi, cercherà
di venderlo:
allora noi lo compreremo
e ne affideremo la redazione ad
una sezione. Per ora stiamo a vedere.
Le
azioni della Federazione, che avevano perduto parecchi punti,
adesso sì rialzano nel mercato: ho notizia di parecchie sezioni nuove che
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t;
conservata in AS. Spedita da Messina il 19 novembre 1902,
è
diretta ad Adolfo Si–
roni, a Prato in Toscana. In essa, fra l'altro, Salvemini scriveva:
" [ ... ]
Hai visto che
la
Scuola se–
condaria
butta giu la maschera? finalmente! era tanto che l'aspettavamo al varco. Ora tutti
addosso! Non potresti tu occupartene
sull'Avanti!
o altrove, mostrando le contraddizioni puerili
fra l'ultimo articolo e le approvazioni della rivista al congresso di Firenze? Inoltre bisogna
disdire ora gli abbonamenti. Già a Messina abbiam dato la voce. Ma sarebbe bene far circo–
lare l'invito fra tutti gli amici; l'ideale poi sarebbe se qualche sezione - la vostra? quella
di Siena? quella di Cagliari? -
fa
voto che tutti i colleghi federati rompano ogni rapporto con
la rivista del Brentari [ ...] Gli abbonamenti disdetti andrebbero pubblicati nel
Bollettino
[ ...] ti
prego di mandar questa cartolina
al
Kirner, perché quel che scrivo per
te,
valga anche
per
lui
[ ...]"
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La Libreria Editrice Ditta Giacomo Agnelli aveva l'amministrazione di "La Scuola
secondaria italiana."
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