

Carteggio
sulla necessità che tutte le forze impiegate nell'insegnamento, siano unite
per formare il partito della scuola; si uniscano perciò anche i professori
d'università ecc. ecc. Fammi il favore di scrivere subito un lungo articolo in
questo senso. Gli
Atti
del Congresso sono quasi pronti, e forse tra qual–
che giorno potrai averne una copia. Volentieri avrei adempiuto io all'in–
carico ricevuto dal Gurrieri; ma vedo che non ne trovo il tempo. E poi tu puoi,
meglio di me e con piu autorità, spingere i tuoi colleghi. Il Gurrieri
è
amico di Nasi, e io mi fido solo sino a un certo punto; ma non im–
porta; noi ci varremo anche di questo mezzo che ci è offerto. Mettiti
perciò subito al lavoro.
Quando una volta i maestri si mettano sul serio per la via che in–
dichi, quando abbiano cominciato a muoversi anche i professori d'uni–
versità (piu individualisti e quindi piu difficili a muoversi) allora parle–
remo sul serio anche della azione elettorale. Le tue idee sono buone; ma
mi pare che si debba aspettare.
Sulla Unione magistrale e sul suo congresso non so niente. Ne ripar–
leremo quando si avrà qualche notizia precisa.
Ma un altro tema bisogna aggiungere nel futuro Congresso:
lo stato
delle scuole e delle suppellettili scolastiche.
L'hai suggerito tu stesso a
Firenze; n'hai dato l'addentellato col tuo discorso; e farà un effettone. Di–
vulgare tutte le camorre locali sugli affitti degli edifici scolastici, sullo
sperpero di danaro, e sulla miseria delle dotazioni veramente utili: ecco
ciò che servirà a distruggere l'accusa che non ci occupiamo della scuola.
E anche questo darà da lavorare alle sezioni.
E ora vengo all'onorevole Sacchi. Hai da sapere che il 26 ottobre
io andai a Cremona. Il resultato del colloquio lo deposi in un lungo lette–
rone a te diretto, ma che poi non spedii. Te lo mando ora, colla pre–
ghiera però di rimandarmelo.
La
lettera a te doveva contenere il program–
ma, e la portai in Consiglio per avere una base alla discussione, per non
dover mettere due volte in iscritto le stesse cose. Leggi dunque prima la
lettera rientrata (scritta sulla fine di ottobre).'
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Poi continuerò questa.
Quando portai in Consiglio l'abbozzo che hai letto, s'è fatta viva la
opposizione marabelliana. Egli, nelle adunanze che si stabiH la mia andata
a Cremona, era stato assente; ed ora disapprovava che io fossi andato. Di–
sapprovava poi anche le proposte mie, contenute nella lettera:
I) che si cercasse anche un'altra persona, oltre Sacchi, per rivelare
le illegalità. O egli sente la sua dignità (l'on. Sacchi), e deve lui stesso
sostenere tutta la discussione ed esser pronto a rimbeccare una smentita;
o non vuole, e noi dobbiamo lasciarlo. Qui il Marabelli non voleva inten–
dere che il Sacchi, per la sua posizione parlamentare, poteva anche for–
se non fare volentieri la parte di metter in piazza nomi e cognomi. Tut–
tavia finalmente si convenne di mandare tutto a Sacchi, con una scrit–
tura di denuncia; e di comunicare in una lettera, a parecchi deputati
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La lettera cui allude Kirner non
è
conservata io AS.
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