

Carteggio
governo dà sicuro affidamento volere ognora incoraggiare organizzazione
insegnanti e voler migliorare condizioni insegnanti e scuola". Caro mio,
se noi fossimo piu in odore di santità, avremmo anche noi da portare
la
-nostra croce. Ma ahimè! i colleghi ci
boicotterebbero.
Il Congresso
fu
una battaglia che ci costò soldati, in un numero non
ancora determinabile. I morti sul campo sono pochi, e solo in certune sezioni;
ma i malati, che giacciono tra vita e morte, sono parecchi piu. Forse una
buona dose di
Atti
potrebbe salvarli; ma anche il rimedio è pericoloso.
Se
mandiamo il volume a
tutte
le sezioni indistintamente, chi è buo–
no a farle pagare? L'aspettativa del volume invece può indurre i soci a
versare la liretta, saivo poi a non pagare piu a gennaio se non sono
soddisfatti. Potremmo bensi mandare le pubblicazioni a
tutti,
anche pei
dimissionar?, affidandoci alla discrezione loro: ma abbiamo bisogno di
denaro presto, entro il 15 dicembre, per pagare il tipografo di Prato e
il tipografo di Bologna. Insomma ho qualche preoccupazione, e non mi
arrischio a confidare nella provvidenza. Un deficit forte quest'anno può
compromettere la vita dell'anno venturo. Credo che la Federazione invece
di perdere, guadagnerà quanto al numero generale dei soci, appunto per
le ragioni che ripeto nella lettera; ma per il momento ho un po' di
paura.
Il
referendum
per la sede è a favore di Bologna, riconfermata a
voti poco meno che unanimi; ma c'è il pericolo che sia nulla la vota–
zione; perché il nuovo statuto è assai severo. Temo cioè che non par–
tecipino alla votazione né i due terzi dei soci iscritti né i due terzi delle
sezioni. Figurati che v'è una sezione (Brescia), in cui di quaranta iscritti
solo nove hanno votato, cioè cinque per Bologna e quattro per Firenze. A
Castroreale di diciannove iscritti hanno votato solo sei, a Torino di cento–
novantuno solo sessantuno ecc. Aspetto ancora sino a domenica, per dar
tempo alle sezioni ritardatarie; e, nel caso, indiremo un nuovo
referendum.
Sic rebus stantibus,
bisogna andare adagio col Congresso. Parliamone
pure tra di noi, parliamone e discutiamone nel
Bollettino,
nei periodici
scolastici, ma prima di settembre non facciamo congressi, o, se vogliamo
farne uno, procuriamo prima i mezzi pecuniari; o almeno aspettiamo
di vedere come sta la cassa. Colla cassa vuota e col pericolo di vedere
squagliarsi i soci se debbono pagare cinquanta
schei, non si fanno congressi.
Appena che si conosca il progetto Nasi, faremo ciò che dici, appunto
per mettere
un po' di vita
nelle sezioni, che almeno avranno qualcosa da
discutere.
Come saprai, già a Firenze diedi incarico al Cifarelli di preparare
un disegno sugli• organici e di presentarlo alle sezioni via via, affinché
sui punti fondamentali si stabilisca l'accordo. Uno dei capisaldi l'abbiamo:
pareggiamento della
media
degli stipendi. Il Cifarelli ha lavorato, e nel
prossimo
Bollettino
comparirà un suo primo lavoro preparatorio.
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Credo
• T. C1FA1tELU,
Studi e proposte sul riordinamento delle carriere,
nel "Bollettino"
del
15
febbraio
1903.
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