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1902

di diversi partiti,

i

fatti medesimi insieme cogli ordini del giorno ecc.

La cosa fu approvata, ma io non l'ho messa in atto: a) perché prima

di farlo bisognava aver scritto a Sacchi, e la lettera a lui doveva essere

la prima occupazione mia; b) perché conveniva aspettare quello che

Sacchi avrebbe risposto, per regolarsi nella lettera ai deputati; c) anche

perché la denuncia pubblica in una lettera a quattordici deputati era

troppo pericolosa. Va bene che noi non dobbiamo cogliere il ministero

"con un'imboscata", che bisogna agire apertamente, ecc. (come diceva Ma–

rabelli); ma io ho pensato che una denuncia di illegalità ad uno o due

deputati potevo farla senza che mi si potesse muovere un serio rimpro–

vero; ma a quattordici deputati no, se non volevo andare incontro a un

rischio serio. Dir niente o poco nella lettera valeva perdere l'effetto.

Intanto, adunque, io dovevo preparare il documento per Sacchi.

2) il Marabelli non voleva neppure che la questione economica fosse

sollevata. I colleghi furono qui di parere recisamente opposto. Della questione

si deve fare parola magari per fare bocciare

la

proposta: e si convenne

di prendere come punto di partenza l'ordine del giorno Cifarelli. Noi

avremmo dunque desiderato una mozione di questo genere, presso a poco:

"La

Camera afferma la necessità che sia attuata una riforma degli

organici etc. in guisa che le medie dei loro (degli insegnanti) stipendi

vengano pareggiate a quelle degl'impiegati nelle altre amministrazioni dello

stato, forniti di titoli equipollenti."

Il desiderio nostro sarebbe stato comunicato al Sacchi e agli altri deputati

a cui ci saremmo rivolti. Noi saremmo stati a vedere chi lo facesse proprio.

Tutto ciò importò una lunga discussione, in due sedute. Nell'altra

seduta, in cui dovevasi ora discutere la lettera al Sacchi scritta da me,

il Marabelli, che pure aveva approvato ciò che avevamo stabilito di co–

mune accordo, all'unanimità, non venne, e mandò la sua cortesissima

lettera di dimissione. Noi ne prendemmo atto, e, nella seduta successiva,

si approvò la lettera-denuncia al Sacchi. Te la manderei, ma posso averne

bisogno da un momento all'altro per altre pratiche. Essa

è

un commento

al tuo ordine del giorno, quasi comma per comma, per mezzo di casi

recenti, tutti posteriori ai famosi decreti. Insieme colla lettera era man–

data, naturalmente, una copia del tuo ordine del giorno. La lettera al

Sacchi part1 il 12 di questo mese; e fino a questo momento non

è

venuta

alcuna risposta.

Io

comincio a sospettare che il Sacchi non intenda di

agire sul serio e non sia del tutto sincero. Se il sospetto si avverasse,

bisognerebbe piantarlo. Tu rifletti un

po'

alla situazione, e opera come

credi. Soltanto scrivimi anche quello che fai, perché io possa coordinare

l'azione nostra colla tua.

Quei di Salerno sono in buona relazione con noi: hanno mandato, a

pezzi e bocconi, elenchi e soldi. Temevo di là uno squagliamento gene–

rale, ma, almeno per ora, esso non

è

avvenuto.

Ti

fo

spedire domani alcune copie del

Bollettino.

Proporrò l'ordine del giorno per i casi di Messina;· ma non bisogna

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