

1902
trini. Le sole spese di stampa degli
Atti
credo che oltrepassino le millesette–
cento lire; il
Bollettino
(n. 17-21)
è
caro anch'esso (per ora non ho il conto,
ma la stampa fittissima costa).
In
molte sezioni fanno una gazzarra
inde–
cente
sul contributo aumentato. Sono convinto che, lasciando agire il tempo,
le cose si rimetteranno, ma per ora dobbiamo procedere con cautela e
parsimonia meticolosa, senza essere neppure certi cosf di evitare un
deficit
disastroso.
Ed ora, dopo questa introduzione, rileggo la lettera tua e rispondo
punto per punto.'
Avremmo obbligo di dare quarantotto pagine di
Bollettino
per com–
piere l'annata (di ventiquattro numeri); ma siccome la Federazione comin–
ciò nel febbraio, in caso di bisogno potremmo contentarci di un numero
solo (pagine sedici), tanto piu se si considera che abbiamo date già quattro–
centoquattro pagine, mentre ventiquattro fogli di stampa sono trecentot–
tantaquattro. Se avanzeranno quattrini, stamperò volentieri qualche foglio
di piu ché il materiale non manca; ma per una settimana sto ancora a
vedere, e prima vo' sentire il cassiere.
La
regolarità della pubblicazione
è
una cosa bellissima e
necessai·ia,
lo so anch'io, e me lo ripetono ad una
voce colleghi, sezioni, etc.; ma siccome
tutto
il lavoro pesa su di me, io,
colla buona volontà, non
riesco
a pubblicare il
Bollettino
spesso. Coll'anno
nuovo e col Consiglio nuovo organizzeremo meglio questo servizio, e al–
lora forse usciremo piu regolarmente; sebbene io tema che, continuandosi
a gettar tutto il peso sulle spalle mie, gli inconvenienti di ora siano per
ripresentarsi. Per quest'anno si tira avanti come ci permettono le nostre
finanze miserucce.
I giudizt medesimi che
tu
dai sulla
Scuola media
di Napoli li
avevo già formulati anch'io. Quei di Avellino (Cassiani, Cifarelli) pare
che abbiano assai fede
6
;
ma in realtà si tratta forse di una speculazione
professionale. Ciò non vuol dire che noi non dobbiamo
incoraggiare
i primi passi del giornale, salvo a piantarlo subito quando non faccia
il dover suo. Anche la
Rassegna
del Giannitrapani
7
suscitava mille diffi–
denze tra i miei colleghi (quanto a me, l'avevo giudicata piu favore–
volmente, e, come
il
fatto poi ha dimostrato, a torto); eppure abbiamo
largheggiato in principio d'incoraggiamenti. Preparerò perciò un articoli–
no, uno stelloncino, nel senso che suggerisci; e staremo a vedere.
Da Palermo ho saputo che
il
Certo ha avuto la crocetta, perché vice–
presidente del Congresso di Palermo.
8
Al provveditore De Luca Aprile,
che telegraficamente gli annunziò dal ministero la onorificenza, il Certo
rispose: "Ringrazio gentile pensiero annunziarmi onorificenza, con cui
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•
5
Kirner risponde ad una lettera di Salvemini, conservata
in
AS e che non sì pubblica
questa raccolta, del 16 novembre [1902]
da
Messina.
• Rodolfo Cassiani, insegnante a Siena,
e
Tommaso Cifarelli, professore di matematica
al liceo "Colletta" di Avellino.
7
Si tratta della "Rassegna scolastica", periodico d'istruzione e d'educazione diretto da
Do–
menico Giannitrapani.
8
Luigi Certo, professore di matematica
al
liceo "Vittorio Emanuele" di Palermo.
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