

1902
chiunque li combatta; ed ecco che
i
giornali conservatori si ponevano
da se stessi come scopo dei nostri colpi.
Questo Congresso mi pare, ora che ne son fuori e posso criticarlo da
lontano, mi pare un sintomo eloquentissimo dell'orientamento dello spi–
rito pubblico in Italia. Un mezzo migliaio di insegnanti, fino a ieri pau–
rosi, egoisti, opportunisti, servili, si riuniscono in pubblico, protestano
contro le immoralità che si commettono nel ministero della pubblica istru–
zione, non mandano nessun telegramma di saluto a nessuno, si dichiarano
pronti ad allearsi con qualunque partito
li
aiuti nella conquista dei loro
diritti. E queste votazioni le prendono tutte all'unanimità!
Evidentemente qualcosa si
è
cambiato nel mondo. E di fronte a questo
qualcosa, i conservatori dimostrano una puerile inabilità, assalendo chi
non li aveva ancora assaliti, e mettendo gli insegnanti in una magnifica
posizione di combattimento.
Ed eccoci dunque nella politica. A proposito della quale, caro amico,
io sono un convertito: ho dovuto convincermi che l'appoggio dato da noi
al ministero
è
stato utilissimo a noi, utilissimo al consolidamento dei
partiti democratici, e utilissimo al paese. Questa utilità per il paese Ella
certo non può mandarmela buona: e io sono pronto anche a non insi–
stere su di essa, a patto che Ella mi conceda di fare una restrizione
mentale e di confondere il bene del mio partito col bene del paese.
È
una
restrizione mentale, che tutti facciamo, e senza la quale non esisterebbe
alcuna politica sana ed onesta.
Dunque io credo che in quest'anno passato sia stata genialissima
idea politica quella del Turati di appoggiare il ministero.
aturalmente
questo appoggio non potrà durare piu a lungo: lo stesso Zanardelli ha
visto che noi approfittavamo in misura troppo usuraia dell'appoggio che
gli davamo, e ha pensato ad emanciparsi dalla nostra troppo preziosa
amicizia. Il suo viaggio nel mezzod( ha avuto precisamente lo scopo di
racimolare un centinaio di ascari da contrapporre all'Estrema: e l'intento
è
stato raggiunto. Zanardelli fu accompagnato per tutto il viaggio da
Pietro Rosano, da Ascanio Branca, da Michele Torraca, da Pietro Lacava.5
L'accordo fra
il
ministero e i camorristi meridionali
è
un .fatto compiuto.
Il ministero non ha piu bisogno di noi.
Ma noi ora non abbiamo piu bisogno di lui. Ci siamo rafforzati in
questi due anni fino al punto della massima saturazione: ora dobbiamo
mobilitare le nostre forze: finché eravamo ministeriali, queste forze dove–
vano agire con molte cautele e spesso rimanere inerti. Oggi che il mi–
nistero ci respinge, riprendiamo la nostra libertà d'azione e riacquistiamo
5
Pietro Rosano (1847-1903), avvocato penalista, deputato nelle legislature XV-XXI
di Ca–
serta e Aversa, era stato sottosegretario agli Intetni nel ministero Giolitti del 1892-1893; Asca–
nio Branca (1840-1905), deputato di Potenza nelle legislature XI-XXI, era stato ministro dei
Lavori pubblici con Di Rudinl e Saracco; Michele Torraca era depurato di Potenza e Matera
nelle legislature XVI-XXII; Pietro Lacava (1835-1912), deputato di Corleto Perticar• e Potenza
nelle legislature X-XXIII, piu volte sottosegretario e piu volte ministro con Crispi, Giolitti e
Pelloux.
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