

Carteggio
quel prestigio, che hanno in Italia tutti
partiti, che stanno all'oppo-
sizione.
Che magnifica piattaforma ci troviamo cos( ad aver guadagnato per
le prossime elezioni generali
I
Lotta contro le tasse e lotta contro la ca–
morra meridionale! Se Zanardelli e Giolitti avessero fatte le elezioni
nella primavera passata, come dapprincipio noi desideravamo e come pare
essi avessero promesso, sarebbe stato per noi un disastro: divisi da lotte
interne, disorientati dalla nuova condizione di cose, legati da un ministe–
rialismo troppo abile per potere essere compreso e giustificato dalla gran
massa degli elettori, saremmo ritornati alla Camera dimezzati. Ma per
nostra fortuna Zanardelli e Giolitti furono furbi; vollero prima rafforzarsi
per darci il ben servito e fare le elezioni contro di noi: ci han dato
cosf il tempo di diventare antiministeriali e mille ragioni per diventarlo.
È
proprio vero che noi altri siamo nati con la camicia.
Nelle prossime elezioni l'Estrema sinistra salirà da novanta a centoven–
ti deputati. E questi trenta deputati li perderà la destra sonniniana. La si–
nistra rimarrà intatta. E allora sorgerà la necessità per la sinistra di allear–
si coi democratici legalitari sacchiani per fronteggiare la destra e i socialisti.
Salvo che la sinistra non si allei con la destra per iniziare un nuovu
trasformismo; ma sarebbe questo errore gravissimo, dal quale chi ci gua–
dagnerebbe sarebbe il partito repubblicano, che oggi si dibatte nel vuoto.
Dunque, caro amico, tutto va bene nel migliore dei mondi possibili...
per ora.
Il Del Giudice come erudito ha non poco valore. Come storico, in–
tendo
storico
nel senso
nostro,
credo che non abbia nessuna parentela né
prossima né lontana con la storia. Nel libro su Manfredi Ella troverà
notizie abbastanza precise: il resto ce lo metta Lei.
6
Solo mi pare che
andando in cerca di qualcosa, che Le permetta di
pensare
su Manfredi,
sia molto piu economico per Lei di legger
il
terzo canto del Purgatorio
coi commenti degli antichi commentatori. U dentro c'è tutto. E legga
anche la storia contemporanea di Saba Malaspina.
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Il Turiello era una specie di brigadiere dei carabinieri, che ripeteva
nei suoi libri tutte le banalità, che si dicono durante le partite di tres–
sette in tutte le farmacie dell'Italia meridionale. Lo stato-missione, lo stato–
moralizzatore, lo stato-guerrafondaio, lo stato onnipotente, lo stato che
rende glorioso il paese. Lo stato suo poi era Crispi! Era un veterano
delle patrie battaglie: gente buona a menar le mani e a dire atrocità
con un coraggio da bambini inconsapevoli, ma incapaci di capire un'acca
della vita sociale e politica. Tanti tanti saluti alla Sua famiglia e alla
signora Elena.
6 Salvemini si riferisce a G. DEL GIUDICE,
La
famiglia di re Manfredi: narrazione storica,
Napoli, 2•
ed.,
1896.
1
Sabae Malaspinae rerum sicu/arum bistoria,
in
Rerum italicarum scriptores
di L. A.
MURATORI, T. VIII, Mediolani, ex Typ. Societatis Palatinae, 1726, coll. 785-874.
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