

Carteggio
quella costruzione, che mi soddisfi del tutto; non arrivo a scriver piu
neanche articoli per la
Critica sociale.
Sono insomma una specie di tronco inerte e infruttifero.
Ma forse qualcosa si matura nella mia subcoscienza. Mi pare impossi–
bile di non dover esser piu buono a niente. Forse in questa inazione vado
elaborando fra me stesso qualche nuovo lavoro, di cui non intravvedo
né il titolo né lo scopo. Certo è, però, che questa elaborazione dura un
po' troppo.
Ha mai provato Lei ad attraversare questo deserto psichico, che attra–
verso io da dieci mesi?
Se
ha provato, che cosa ha fatto per uscirne?
Sia un po' il mio medico; o meglio ritorni un po' ad essere il mio medico,
come lo fu sei anni fa -
magnum aevi spatium,
direbbe Tacito - quan–
d'io ero a Palermo.
7 ottobre
In
tutto questo periodo di aridità desolante, che è cominciato nel
gennaio passato, non ho avuto che un solo momento buono: negli ulti–
mi giorni che fui a Firenze, partecipando al primo Congresso nazionale
degli insegnanti di scuole secondarie.' Feci un discorso magnifico: lo dico
senza modestia, perché io stesso non so come mai sia riescito a fare un
cos( bel discorso. Via facendo, di mano in mano che parlavo, e che il
Congresso mi acclamava, io mi meravigliavo fra me stesso di parlar cosi:
bene: si figuri che in certi momenti facevo la poesia, .in certi altri la
burletta, in certi altri mi impancavo a uomo politica; insomma una cosa
curiosissima! Il resultato
fu
che l'ordine del giorno, con cui si chiedeva
un aumento nel bilancio della pubblica istruzione per mezzo di economie
negli altri bilanci, non escluso quelli della guerra e della marina,
fu
vo–
tato alla unanimità dagli stessi insegnanti conservatori, che partecipavano
numerosi al Congresso.
Fu come lo scoppio di una mina, che mandò sulle furie quel po–
vero Bernabei della
Nazione,4
che cominciò a falsificare i resoconti delle
sedute; e i corrispondenti, che telegrafavano ai loro giornali i resoconti
della
Nazione,
parteciparono senza SaJ:Jerlo al trucco. Il resultato
fu
quale
meglio non avevamo potuto desiderare: i congressisti diventarono furiosi
contro la
Nazione
e contro gli altri giornali conservatori; e i piu fu–
riosi erano precisamente gl'insegnanti conservatori! Erano venuti al Con–
gresso forcaioli, e se n'andavano
via,
non dico democratici, ma antiforcaio–
li. Noi avevamo dichiarato nel Congresso all'unanimità che intendevamo
costituire il
Partito della scuola,
pronto ad intervenire nelle lotte politiche,
ad appoggiare qualunque partito difenda
i
diritti della scuola, a combattere
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Cfr. lettera n. 127, nota n. 1.
• Si vedano, nella Cronaca di Firenze,
la
cronaca, non firmata, dal titolo
Il congresso tra
gli insegnanti delle scuole medie italiane,
in "La Nazione" del 22-23 settembre 1902;
Primo
congresso tra gli insegna11ti,
in
"La Nazione" del 23-24 settembre e 24-2.5 settembre 1902.
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