

1902
a Lei piacesse vedere cotesta pubblicazione, ho il modo di fargliela regalare.
Grazie, grazie di aver pensato a me, mandandomi il Suo studio intel–
ligentissimo e soddisfacente sulla storia considerata come scienza.2 Vi
è
tanto pensiero e tante giuste analisi divisorie dei fenomeni storici e sociali.
Mi piace che Ella sia divenuto assai piu eclettico nello scegliere le ragioni
fondamentali dei problemi storici. Non
è
piu la sola interpretazione mate–
rialista che conta. Molti piu fattori e ingredienti di origine diversa entrano
nelle Sue recenti considerazioni. La stessa impressione il lavoro lo ha fatto
al Pestalozza,
3
che si trova quassu.
Riprendiamo l'abitudine di scambiare idee ogni mese e mezzo. Se no,
ci perderemo mentalmente di vista. Se potessi credere che, coi miei scetti–
cismi, avessi per una piccolissima parte contribuito a renderlo meno asso–
luto ed unilaterale nel modo di considerare la storia (e il Suo opuscolo
quasi me lo farebbe sperare) sarei ben felice, ed avrei una novella prova
che il connubio antitetico dei nostri due cervelli ha un effetto reciproco
benefico: poiché, per conto mio, io devo non poche illuminazioni, non
pochi allargamenti di spirito al contatto cerebrale Suo, caro amico.
Di politica non voglio parlare. Tutto mi irrita.
Mi
sembra che di–
vento sempre piu sensatamente retrogrado, ossia che vedo in modo
pratico, semi-mistico, semi-pedestre, un certo numero di massime eterne
che, disconosciute dagli odierni adoratori delle novità, sono la cagione
di disordine ed anarchia. Sono innamorato dei concetti politici di Auguste
Comte. Ecco qualcuno che mi pare nel vero tanto spesso! Continuo a
fare le letture consigliate da Lei. Sono arrivato al
Primato
di Gioberti
che m'interessa molto. Poi leggerò un altro volume del Cattaneo, nonché
il
Rinnovamento
del Gioberti. Quindi avrò necessità di ricorrere ad un
nuovo elenco di classici politico-sociali.
Sono in vena di fare delle letture, e tutto quel che leggo mi pare
fruttuoso ed interessante. Forse
è
perché, dopo varii mesi di ozio, l'occu–
pazione mentale acquista un sapore di distrazione nuovissimo per me.
Che cosa pensa Lei di un volume del Turiello sul secolo XIX' che ho
fatto venire e non ancora letto?...
La
Sua recensione sul libro di Bar–
biera era severa ma giusta: Lei non ha abbastanza lodato l'arte francese
di fabbricare il volume. Del resto il materiale
sarebbe
stato bellissimo; ed
altri avrebbe fatto il lavoro meglio. Ma, dal momento che nissuno altro
lo ha fatto, contentiamoci di quel tanto, sia pure imperfetto, di fatti
e di informazioni inedite che la monografia della Belgioioso ci
procura.
ArrivederLa, caro Salvemini.
Mi
scriva presto, e mi dia notizie della
Sua famiglia. Ho lasciato benino mia madre ed Adelaide a Boscolungo.
L'ultima persona che ho visto, era la signora Elena che non sta molto
bene, ma che voglio sperare esageri il suo male per apprensione nervosa.
2
Cfr. lettera n. 119, nota n. 2.
3
Uberto Pestalozza
(1872-1966),
lo storico delle religioni, che fu professore all'università
di
Milano
dal
193.5
al
1943.
• P. TURIELLO,
Il secolo XIX: studio politico-sociale,
Palermo 1902.
5
R. BARBIERA,
La
principessa Belgioioso,
i
suoi amici e nemici,
il
suo tempo,
Milano
1902.
219