

Carteggio
Passando ad altro ancora, non so se Lei ha letto gli articoli di Ei–
naudi e Cabiati contro l'esercizio di stato delle ferrovie nella
Critica so–
ciale.2
Sono seri e sono importanti perché la democrazia
è
generalmente
favorevole all'esercizio di stato, ed ecco due democratici che sono invece
contrari. Se la pigrizia non mi rende del tutto imbecille spero di riprende–
re questi argomenti in una futura lettera e di consolarmi cosi un poco del
dispiacere di non vederLa. Intanto tanti affettuosi saluti e auguri anche da
Maria e da mio padre.
124.
Salvemini a ·cario Piacei
Messina, 10 aprile 1902
Carissimo amico,
Ella scrive: "Divento sempre piu razionalmente reazionario; ci ammaz–
zeremo per le strade; si vedrà chi sarà il piu forte: il denaro coalizzato
colla persistenza vinceranno le forze irregolari oppure viceversa? La parte
di pecora mi ripugna''.'
Ella ha ragione per quel che riguarda la ripugnanza a far la parte
di pecora. Ma... se fosse necessario? Se il suo reazionarismo, lungi dal–
l'essere "razionale" fosse la piu grossa irrazionalità di questo mondo? Perché
si fa presto a dire: ci batteremo come gli inglesi si battono coi boeri.
Ma se gli inglesi avessero potuto prevedere l'accanita resistenza dei boeri,
o non si sarebbero messi in ballo, o avrebbero aspettato ancora un pezzo
a mettersi e ci si sarebbero preparati meglio. Ma i forcaioli italiani che
argomenti hanno per invocar la lotta per le vie? Il numero
è
con noi;
l'organizzazione
è
con noi, e l'organizzazione esercito, che finora poteva
sola competere per conto dei forcaioli con l'organizzazione nostra, si sfa–
scia rapidamente nelle vostre mani. Voi non avete che il denaro; non avete
la persistenza, perché nulla
è
piu alieno che la persistenza dal carattere
dei conservatori italiani. Del resto quand'anche questa perseveranza l'ave–
ste (non dico la
Perseveranza
di carta), che ve ne fareste?
In
una guerra
coloniale la perseveranza e il denaro valgono molto; varrebbero poco in una
guerra europea; non valgono niente
in
una guerra civile. La guerra civile
s'inizia, si combatte, si finisce in un giorno: il vinto non può ricomin–
ciarla con perseveranza se non... venti o trent'anni dopo. Non vi resta
2
A.
CARIATI,
L.
EINAUDI,
La
politica ferroviaria in Italia,
nella "Critica sociale" del
1° giugno, 16 giugno
1901.
rispettivamente alle pp. 170-173 e
183-186;
La politica ferroviaria
i11 Inghilterra, Francia e Germania, ibidem,
1°
luglio
1901,
pp. 196-200;
La politica ferroviaria
nell'avvenire, ibidem,
1° agosto
1901,
pp. 230-234.
124. CPI.
1
La lettera di Piacei non
è
conservata in AS.