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della petizione: ottenuta l'approvazione, compilare una memoria, con una
petizione, farla firmar da tutti i confederati e non confederati e pre–
sentarla al Parlamento.
In questo campo la nostra ragione
è
cosi evidente, che la discussione
della petizione sarebbe per la Federazione un trionfo. Inoltre mostrerem–
mo che non andiamo a prosternarci davanti ai ministri come quelli di
Roma, ma ci rivolgiamo per ottener giustizia direttamente ai rappresen–
tanti del paese.
Questo
referendum
lo indirei subito.
Ferrari ha degli studi sull'argomento. Scrivi a lui.
Se la Federazione si affacciasse nel prossimo
Bollettino
con la lettera
aperta a Nasi e i due
referendum
produrrebbe certo un effetto enorme
e la sua vita sarebbe assicurata.
Sono stufo di scrivere.
Mettetevi in rapporto anche con l'Associazione delle scuole tecniche
per farla entrare nella Federazione. Se otteneste quest'adesione prima del
congresso, sarebbe un trionfo per voi e un colpo tremendo per Roma.
Scrivimi quel che decidete.
Io,
se credi, son disposto anche a collaborare al
Bollettino,
qualora
credeste di farne uno autonomo voi.
Ma per ora credo preferibile la mia idea.
Ciao, saluta gli amici.
122.
Giuseppe Kirner a Salvemini
Bologna, 3 febbraio 1902
Caro Salvemini,
ti ringrazio della lunga lettera,' della quale ho fatto tesoro, e ti prego
di scrivermi ancora appena avrai ricevuto
il
primo numero del
Bollettino,
che ora
è
dal tipografo. Dimmi tutto il tuo parere, pro e contro, con i
suggerimenti che ti passano per la testa. Per ora rispondo alla lettera
tua ultima, sia per dire quello che accettiamo, sia quello che a me o ai
colleghi soddisfa meno.
L'accordo col Brentari, che suggerisci, non poté aver luogo, perché
egli non vuole
patti.
Appena potei arguire che Bologna sarebbe riuscita
designata, feci interrogare il Brentari per mezzo del Piazzi; formulando
alcuni patti che mi parevano utili ad ambe le parti: la Federazione avreb-
122. AS.
I
Cfr. doc. n. 121.
2
Giovanni Pia>zi, insegnante di italiano alla scuola tecnica "Elia Lombardini" di Milano.
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