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Carteggio

ci. Dunque quindici persone stanno col vescovo e quindici con l'arcidia–

cono. Ognuna di esse trasporta seco cinque voti: abbiamo dunque

set–

tantacinque voti da una parte e dall'altra. Poi ognuno dei due convitti

ha prefetti, camerieri, cuochi, sguatteri ecc. che trasportano voti: in tutto

cento voti per uno. Dunque sono da centosettantacinque a duecento

voti stabili da una parte e dall'altra.

Questi due nuclei fondamentali cercano di attirare intorno a sé il

maggior numero di voti; e questo scopo l'ottengono agglomerandosi con

altri nuclei minori. Per esempio i medici condotti, le levatrici, i maestri

elementari, i veterinari, gli aspiranti a guardie municipali, a becchini, ad

acchiappacani, a guardie campestri, si distribuiscono intorno ai due grup–

pi e li ingrossano.

È

cosi tutta la piccola e grande borghesia, che si di–

vide in due partiti apparentemente nemici: ma in realtà vanno perfet–

tamente d'accordo, perché gli uni e gli altri vogliono la stessa cosa: vo–

gliono conquistare il municipio, per impadronirsi del bilancio comunale

e rosicchiarlo con comodo.

Ma fuori della borghesia - circa mille voti - vi sono altri mille

voti di contadini e di operai. Su questi bisogna far breccia. Il vescovo la–

vora sui contadini con le immacolate concezioni, con i confessori, coi

parroci ecc. ed

è

clericale; l'arcidiacono lavora sugli operai, che sono

indifferenti in religione e liberali in politica: e cosi l'arcidiacono

è

capo

del partito... anticlericale.

Io,

invece, vorrei romper le uova nel paniere al vescovo e all'arci–

diacono: vorrei creare con gli operai, i contadini e gli elementi onesti

del partito democratico, un terzo partito, che chiuda il liceo-ginnasio

municipale, faccia fallire i convitti del vescovo e dell'arcidiacono, aboli–

sca l'imposta sulle farine e paste, introduca la tassa di famiglia progres–

siva, porti al limite legale la sovrimposta fondiaria, e abolisca... le guardie

campestri, le quali dal momento che difendono

la

proprietà devono essere

pagate dai proprietari. Il bello però

è

questo: che molti operai ci tengono

al liceo-ginnasio municipale, perché

è

una gloria del paese... ed essi non

sanno né leggere né scrivere!!! Sono come quel copista di quadri della

Madonna della Seggiola, che non aveva da mangiare, ma era profon–

damente infelice perché non fosse piu possibile risuscitare la gloria del–

l'impero romano.

Addio, caro amico. Presenti i miei saluti alla mamma e alla signo–

rina Adelaide, alle quali mando mille e mille auguri di cuore.