

1901
brindisi l'obbligò a riprendere la parola.
Buoni rapporti?
Sono la sua
be–
stia nera. Guarda come ti
fa
travedere la
bevuta!
118.
Salvemini a Carlo Piacei
Messina, 16 novembre [1901]
Carissimo amico,
non capisco precisamente in che cosa debba consistere un "catalogo
storico italiano da Machiavelli in giu".
1
Forse è un catalogo degli scrit–
tori di storia italiani, che sarebbe bene fossero letti dalle persone colte?
L'idea mi piacerebbe molto; quanto al compenso, me ne affiderei com–
pletamente a Lei, sicuro che Ella veglierebbe ai miei interessi meglio di
me. Ma... c'è un ma, che Le comunico in tutta confidenza. Il cata–
logo sotto il nome di chi andrebbe?
Se
andasse sotto il nome mio, la
cosa si potrebbe considerare fin da ora combinata a qualsiasi prezzo e
anche senza nessun prezzo. Se il catalogo dovesse andare sotto il nome
della contessa, io non potrei concederle il diritto di mettere il suo nome
sotto una cosa del mio cervello, neanche per un milione. Lei, che non è
socialista, riderà dapprima di questo mio modo di pensare; ma, ripensan–
doci su, vedrà da sé che in questo caso si tratterebbe di uno sfrutta–
mento del pensiero... proletario socialisticamente - cioè dal mio punto
di vista morale - piu condannabile di qualunque sfruttamento mate–
riale.
Dunque
fate vobis,
diceva lo zio ispettore di
Piccolo mondo antico.
Eccomi ora a rispondere alla Sua lettera, la quale contiene tante
idee che non so donde rifarmi.'
Il Visconti Venosta ha molto torto - a mio modesto parere - guar–
dando le cose future del suo partito in nero. Ha piu ragione il Fusi–
nato avvicinandosi a Zanardelli.3 Questi, infatti, seguendo la legge, che
118.
CP!.
l
Salvemini si riferisce ad un biglietto di Carlo Piacei - che non si pubblica
in
que–
sta raccolta ed
è
conservato in AS - del 14 novembre 1901.
2
Nella lettera del 4 novembre 1901 (conservata in AS) - cui Salvemini risponde e
che non si pubblica in questa raccolta - Piacei scriveva fra l'altro: " ... La compagnia del
marchese Visconti Venosta
in
queste settimane passate
da
lui
è
preziosa.
È
il
vero veggente.
Ieri
è
venuto a trovarlo il Fusinato, ed ambedue han profetato per le prossime elezioni cento–
cinquanta deputati dell'estremissima sinistra. Lei che crede?
È
strano vedere come davanti al
successo del ministero, soprattutto delle visite di Milano, tanti conservatori lombardi son
titu–
banti, scossi. Anche ieri Fusinato era impressionato: e quasi quasi, dimenticando
il
sonninia–
nismo, concludeva: 'Forse Zanardelli, col suo regime di libertà, ha avuto ragione...' Io non mi
inchino ancora, sebbene abbia trovato Zanardelli piuttosto simpatico. L'ho conosciuto a cola–
zione da Scipione Borghese. Egli
è
molto speranioso, ottimista, roseo: molto soddisfatto delle
visite
di
Milano. La famiglia e gli amici di Zanardelli, che lo accompagnavano, inneggiavano
al re moderno, vantavano l'incanalamento delle forze rivoluzionarie, cantavano peana alla
libertà ... "
• Emilio Visconti Venosta era stato ministro degli Esteri nel gabinetto Saracco (24 giu–
gno 1900-15 febbraio 1901); Guido Fusinato (1860-1914), deputato di Feltre per le legislature
XVIII-XXIV,
fu
·sottosegretario agli Affari esteri poi ministro della Pubblica istruzione.
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