

Carteggio
115.
Arcangelo Ghisleri a Salvemini
Milano,
i
ottobre 1901
Caro
rerum scriptor,
ti scrissi da Bergamo appena seppi da Ricchieri della tua nomina,
1
ma non ebbi risposta.
Ora leggo sul
Risveglio
della conferenza denigratrice dei repubblicani
tenuta da certo professor Salvemini.
Non inviterò
rerum scriptor
a tenere un'altra- conferenza, coll'ugua–
le sistema di dissimulazioni e di argomentazioni, per deriigrare i
socialisti. So che
rerum scriptor
non tiene conferenze politiche, perché
essendo un "travet" non può dire impunemente quello che pensa.
. Però se lo vedi, dirai a quel professor Salvemini, ora salito alla
cattedra universitaria a cui aspirava, che non abbia nessun timore. Il co–
raggio che ha dimostrato con la conferenza faentina non
è
di quello
che può nuocere alla sua carriera.
Quasi quasi Ottone Brentari diventa rispettabile!
tuo
semper idem.
116.
Salvemini ad Arcangelo Ghisleri
Firenze, 9 ottobre [1901]
Mio caro
ex-in ritiro
(molto ex),
la tua lettera
è
una nuova prova del tuo sviamento e dell'oscura–
mento, che auguro di cuore passeggero, della tua bella intelligenza.
1
Alla tua ultima cartolina di Bergamo non risposi, perché per tutta
la seconda quindicina di settembre sono stato occupatissimo nell'organiz–
zazione della Federazione dei professori secondari.' Venuto poi a Firenze,
gli esami di riparazione; e il bisogno di far le valigie fisicamente e intel–
lettualmente, il desiderio di scrivere in fretta e in furia un articolo sulle
autonomie comunali, mi ha impedito di scriverti. E ier l'altro mattina
(7 ottobre) fermai il Pirolini in via Calzaioli e lo incaricai di scusarmi
presso di te del mio silenzio: volendo scriverti una lunga lettera, non
trovavo mai il tempo di farlo.
186
E vengo ora al
quibus.
115. AS.; ed. in
Ghisleri,
p.383.
1
La cartolina
è
pubblicata al n. 114 di questa raccolta.
116.
AG.
I
Cfr. doc. n. 114.
2
Cfr. doc. n.
li}.