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fatto nulla. Non siamo buoni che a far discussioni astratte; sul terreno con–

creto non scendiamo mai:

è

piu difficile, richiede studi;

è

meglio parlar

di libertà e di evoluzionismo.

Presto inizierò la campagna federalista sulla

Critica;

ma temo che sia

inutile.

È

proprio come lavar la testa all'asino. Fra voi nessuno fa niente,

nessuno studia niente, nessuno sa niente, nessuno

è

buono a niente:

tutti cretini. La stessa

Educazione,

se non avesse i tuoi articoli, farebbe

dormir desti. Fra noi

è

lo stesso. Viva Giovanni Bovio, caro mio. Quello

è

un uomo. L'han fatto presidente del gruppo repubblicano, anche! Non

si fa mai niente, di tanto in tanto si vomitano le solite pappardelle sullo

stato laico e cosi si diventa capi di un partito. Cioè non è mica vero che Gio–

vanni Bovio non faccia niente: ha fatto un'interrogazione

sul funziona–

mento degl'istituti parlamentari.

In

venti minuti domanda, risposta, con–

trorisposta. La questione politica è risoluta.

Che gioia non esser deputati, essere impiegati a centosessantasei e sessan–

tasei, fare di tanto in tanto un articolino sovversivo e salvar la pancia ai

fichi! Se dovessi vivere davvero nella vita politica, finirei coll'ammazzarmi o

coll'ammattire. Lavorare ed esaurirsi, colla speranza di conchiuder qualcosa,

transeat;

ma rodersi l'anima in compagnia di cretini, dev'essere orribile.

E pensare che nel paese c'è un cosf bello movimento di resistenza!

E i partiti organizzati non sanno approfittarne. La ragione forse è che un

partito, che s'organizza, finisce sempre coll'isolarsi dal mondo, diventa una

chiesuola coi suoi preti e i suoi papi. Il fatto stesso che noi nei nostri

congressi non sappiamo discutere che di organizzazione e tattica dimostra

che siamo delle ruote giranti nel vuoto. Non abbiamo contatto con la

realtà. Siamo palloni sospesi per aria: crediamo di dominare

la terra e

non facciamo che allontanarcene e perdere su essa ogni dominio.

Beato te, che non ti contenti di raddrizzar

le gambe ai cani nel ter–

reno politico e te la prendi anche con quello sporcaccione del Porena.

Perché non siamo tutti come te?

Qui nella caserma del genio tutte le mura son costellate di "Viva la

repubblica" e "Viva il socialismo." I soldati fanno a gara a vomitare im–

properi contro le sacre persone.

L'Avanti!

circola liberamente e i capo–

rali lo passano ai soldati. Sono notizie, che ho da fonti insospettabili.

Ho voluto chiuder cosi la lettera per addolcirti la bocca.

Addio, caro amico. Ricordati di me e dammi qualche nuova. Tanti

saluti e auguri affettuosi alla tua signora, ai bambini da parte anche dei

miei.

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