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Carteggi-o

la riforma tributaria. Finché il governo si prenderà tutti

1

quattnm per

spenderli male e· i comuni saranno ridotti alla miseria, l'autonomia non

servirà a nulla e i comuni vivranno sempre male.

Date le att'(,ta/icondizioni

tributarie, i democratici nei comuni non possono far nulla.

Questa verità

io credo che bisogna ripeterla sempre ad alta voce.

Che fare allora? i democratici debbono diventare astensionisti? no;

conquistare i comuni, federarsi fra loro e agitarsi c~ntro il governo cen–

trale.

Ma questa

è

un'azione illegale!· Verissimo; ma non c'è altra via.

Se i democratici non approfittano della loro attuale buona situazio–

ne per assicurarsi libertà e quattrini del governo centrale, saranno rovi–

nati e fra tre anni assisteremo a dei colossali disastri elettorali.

La via, che Ella preferisce, di mandare al Parlamento deputati demo–

cratici, che facciano le riforme necessarie,

è

troppo lunga.

Io

non ca–

pisco perché mille comuni democratici debbono aspettare che diventino

democratici gli altri quattromila comuni del regno, per acquistare il di–

ritto di vivere democraticamente. Che importa a Canicatti del modo con

cui Padova vuol spendere i suoi quattrini? Se Canicattl ci trova gusto a

farsi taglieggiare dal governo, padronissimo; ma questa non è ragione

che possa obbligare gli altri ad imitarlo. Se Milano deve aspettare che

tutta l'Italia diventi democratica per iniziare una nuova vita, perché allora

i democratici conquistano un comune in cui sanno di non poter far nulla?

La

sola tattica logica in questo caso sarebbe di occuparsi solo_ di ele–

zioni politiche e di trascurare il potere amministrativo finché non sia av–

venuta la conquista del potere centrale.

La

teoria delle maggioranze in Italia non va. Qui la maggioranza è

apatica, indifferente, non partecipa per nessuno; se dovessimo aspettar

che la maggioranza si muova, staremmo freschi. La vita politica in Italia

è

vita di minoranze: minoranza di reazionari e minoranza di democra–

tici. E di queste due minoranze la nostra - se saprà fare - diventerà

presto la piu forte.

Turati è ammiratore delle Sue

Cronache.

85.

Arcangelo Ghisleri a Salvemini, a Firenze

Carissimo,

[Lu~ano, 15 marzo 1900]

alla tua lettera.

1

Ti son grato di avere risposto circa gli

errori

di

Mazzini. Me ne scrive Giannetto dicendo bellissimo l'articolo e mi man-

85.

AS.

1

Cfr. doc. n. 83.

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