

Carteggio
Nella _ risposta, che feci al Barzilai, Turati mi soppresse tutte
le af–
fermazioni pepate di indole personale: siccome siamo affini, dobbiamo trat–
tarci coi guanti gialli.' Accidenti all'alleanza dei partiti popolari!
Hai' visto che a Padova i partiti popolari han messo nella lista l'ono–
revole Veronese; un
[sic]
zanardelliaIÌ.o che votò il passaggio in prima let–
tura?
Se
la va di questo passo, andremo a votare anche per Rudin1 e per
Colombo!
Non so se tu abbia notato
l'articolo
L'Italia aspetta.•
Di fronte a
questo furore di alleanze mi pare che non sia utile stare a deplorare ste–
rilmente il fenomenò. Credo che sia meglio accettarlo e farlo servire ai
nostri
fini. Dobbiamo
cercare che questa nuova esperienza
legalitaria
non vada perduta, dal momento che purtroppo deve avvenire; quindi
dobbiamo metterci a lato dei democratici e criticarne
tutti gli atti, di–
mostrando la fallacia del loro programma e della loro tattica.
A proposito della questione clericale, hai visto il discorso Capecela–
tro? Gli amici tentano il• doppio gioco!
Per lo studio sul federalismo ho studiato la
Nuova raccolta generale
delle leggi decreti e convenzioni del Canton Ticino';
è
l'edizione del 1865;
certamente ne sarà stata pubblicata un'altra piu recente; potresti darmene il
titolo -preciso con tutte le indicazioni bibliografiche? Ti sarò. grato se mi
manderai presto i libri interessanti la questione. Ho raccolto oramai quasi
tutto il materiale; non mi resta che leggere i tuoi libri per mettermi al
lavoro. Credo che verrà fuori uno studio interessante; voglio occuparmi
specialmente di discutere la teoria mazziniana, che
è
un ammasso di con–
traddizioni e di ingenuità.
Io
certi riguardi non sono obbligato ad averli;
quindi andrò dritto al mio scopo; e se la mancanza di complimenti farà
strillare i mazziniani, tanto meglio! Discuteremo e agiteremo le acque. In
questo pantano di autorità e di feticismi, solo l'eresia può fare qualche
cosa. Bisogna dirle grosse e prender di petto gli avversari.
All'idea che il movimento federale deve partire dalla periferia e non
dal centro e che il federalismo dev'esser preceduto da un movimento
autonomista, c'ero già arrivato; e sono contentissimo di essermi incon–
trato con te.
Di' un po': quando avrò scritto il lavoro, vorrai darci un'occhiata
prima che sia pubblicato? Chi sa che tu non mi dia modo di completare
qualche punto e di correggerne qualche altro.
2
Cfr. doc. n. 71, note nn. 1 e 3. In una
lettera
a Salvemini del 12 gennaio 1900 -
in
AS,
che qui non si pubblica -
Turati cosi difatti scriveva:
"[ ... ]
Perdonerai al mio
im–
penitente e cocciuto 'affinismo' se ho radicato ferocemente alcune frasi che mi parvero troppo
mordenti
per Barzilai personalmente.
Siamo o non siamo alleati? E dunque?!
Il
tono dell'ar–
ticolo di Bissolati, che
tu
stesso citi,
era molto pill deferente. D'altronde non aggiungevano
all'argomentazione.
[ ... ]."
' Giuseppe Veronese (1854-1917),
fu
deputato di Chioggia per
la XX legislatura;
senatore
dal 1904. Matematico,
fu professore all'università
di Padova.
4
"IL CISALPINO,"
L'Italia aspetta,
in "Il Crepuscolo" del 7 dicembre 1899.
5
Nuova raccolta generale delle leggi, dei decreti e convenzioni dal 1803 al 1864 in vigore
nel Canton Ticino,
Lugano 1865.
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