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1900

efficacemente, in modo da aver ·molto da spendere per le masse prole–

tarie. I ricchi faranno meno lusso, e sarà bene. Ma se faranno meno ri–

sparmi, se perfezioneranno meno l'agricoltura, se alimenteranno meno l'in–

dustria sarà male. Come colpire il lusso dei ricchi senza colpire anche una

parte del risparmio e della produzione?

Certo sarò a Dio spiacente ed ai nemici sui. Vorrei almeno non fi–

nire a essere spiacente anche a me stesso.

Lei è veramente il tipo ideale dell'uomo semplice! Dico a proposito

della conferenza. E La ringrazio molto perché il Suo modo di fare sem–

plifica il mio ufficio di presidente dell'Unione morale e fa risparmiare

molto tempo e discorsi. Appena l'Unione morale avrà deciso qualche

cosa glielo farò sapere.

Ecco un letterone!

È

ora di chiuderlo.

Affettuosi saluti. Per ora l'influenza non m1 tange e neppure tange

miei rampolli. Ma ho sempre paura.

Tempo fa il professor Ferraris (socialista di stato ma codinello anzi

che no in politica) faceva grandi elogi Suoi ad una seduta dell'Unione mo–

rale.' "Il Salvemini! Ma certamente; sarebbe un ottimo elemento per con–

ferenziere. Lo conosco bene di nome.

È

carissimo al Villari."

Io

ho ap–

provato con gravità, ma ridevo dentro di me pensando a

Rerum scrip–

tor

e al

Travet.

Non ho ancora letto i Suoi articoli anti-irredentisti. Credo

d'esser d'accordo a priori.

77.

Salvemini a Arcangelo Ghisleri, a Lugano

[Lodi,

30

gennaio

1900]

Carissimo,

ti

prego di volermi avvertire anche con una semplice carta da visita di

aver ricevuta questa lettera.

Pel famoso ·articolo ricevei quaranta lire,· delle quali fui tutt'altro

che

mortificato.

Non sono troppe; ma giusto cielo! in Italia non

c'è da essere troppo esigenti. Eppoi mi arrivarono in un momento di

atroce bolletta e furono come l'acqua per un fiore che sta per morire;

anche poche gocce bastano per ridonargli per poco la vita. A ,me quel

denaro ha permesso di vivere... fino al ventisette; motivo per cui mi

sembrato sufficiente.

J

Carlo Francesco Ferraris (1850-1924), professore di scienza dell'amministrazione nell'uni–

versità di Padova,

fu

deputato nelle legislature XVI, XXII e XXIII, ministro dei Lavori Pubblici

nel gabinetto Fortis (28 marzo-24 dicembre 1905); senatore dal 1913.

77. AG.; ed. in

Ghisleri,

pp. 374-376. Sull'originale, non datato,

è

leggibile il tim–

bro postale "Milano Chiasso 30 gennaio 1900,"

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