

Carteggio
55.
Salvemini a Francesco Papa/ava, ad Andorno
Firenze, 13 agosto
[1899]
Pregiatissimo signor Papafava,
Le
sono tanto grato delle osservazioni, che Ella mi ha mandato sul
mio lavoretto... reazionario.' Molto giusto quello che Ella dice che i ric–
chi fra l'Austria e Mazzini avrebbero preferito l'Austria. I
moderati
ser–
virono di termine medio, che tranquillizzò le classi ricche, Ella dice. E
in gran parte è vero. Solo non mi sembra del tutto esatto il
termine
medio.
I moderati furono le stesse classi ricche, che, danneggiate dal–
!'
Austria, sbattute dalla democrazia, videro una via per sbarazzarsi del–
l'Austria e gabbare la democrazia: fare la guerra
d'indipendenza,
senza
parlare di libertà.
lo
non ho una gran stima né di Mazzini - come senno politico -
né dei democratici; in un punto del mio lavoretto anzi li ho chiamati
senz'altro cretini.
La
democrazia si fece sfruttare imbecillescamente dai
moderati; fra
i
martiri del risorgimento di moderati ce n'è pochissimi;
nelle guerre dell'indipendenza i moderati andavano nello stato maggiore
piemontese a papparsi promozioni e stipendi senza pericoli,· mentre i de–
mocratici combattevano sotto Garibaldi. Ebbene i democratici hanno avu–
to il torto di seguire i moderati, di combattere per essi• e di non farsi
aver nulla ìn compenso. La guardia nazionale, l'unica garenzia 'contro l'eser–
cito, i democratici la lasciarono morire nel ridicolo; l'allargamento del
suffragio l'ottennero solo nel
1882!
Un solo democratico ha dimostrato di avere la testa sulle spalle e
oggi è dimenticato da tutti: Carlo Cattaneo, che vide verso qual meta
l'Italia era condotta dai moderati e non volle lasciarsi sfruttare, e se
n'andò in !svizzera. Tutt'il contrario di Mazzini, che invitava sempre i
suoi a combattere sotto le bandiere sabaude e in compenso era periodi–
camente condannato a morte. Questo moralmente sarà eroismo, politica–
mente è cretinismo. Vede bene, dunque, che non sono tanto ottimista
rispetto ai democratici e che anche su questo siamo d'accordo.
Ora le parlo
d'affari.
In questa busta troverà un manifestino in carta velina, che è stato
naturalmente sequestrato. Troverà anche il progetto di una pubblicazio–
ne storica sul regno sabaudo. Quest'ultimo foglio amerei riaverlo.'
55.
CP.
1
I
partiti
politici milanesi nel secolo XIX,
firmato
"RERUM
SCRIPTOR,"
nella
"Biblioteca
dell'Educazione politica," Milano 1899; riprodotto in SALVEMINI,
Scritti sul Risorgimento,
pp. 27-
123. La lettera
cli
Papafava cui Salvemini risponde manca in AS.
2
Del progetto di una pubblicazione storica non è rimasta traccia;
il
manifestino, di cui
parla Salvemini, del 20 luglio 1899, conservato in CP, era firmato da Rinaldo Arconati, Carlo
Caprotti, Bortolo Federici, Paolo Taroni, Gino Vendemini e Giuseppe Gaudenzi, e conteneva
una protesta del partito repubblicano contro la politica del governo. Cfr. anche lettera n. 54.
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