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Carteggio

54.

Salvemini a Arcangelo Ghisleri, a Lugano

Firenze, [4 agosto 1899]

Carissimo Arcangelo,

l'articolo di Turati mi esaspero m modo tale, che dimenticai Pa–

via, lasciai la storia alimentare e scrissi

tambour battant

un articolo, che

temo non sia pubblicato sulla

Critica,

perché mi è venuto un po' acre.'

Ma che vuoi? non mi è stato possibile essere piu calmo; non mi sarei

mai creduto che il Turati avrebbe anche lui abboccato all'amo della si–

nistra costituzionale.

È

un uomo intelligente e o prima o poi capirà la

cantonata presa; ma intanto è tanto tempo perduto.

La

causa dell'errore

è in parte

l'Avanti!

che non s'è arrischiato a combattere risolutamente

i radicali

sacchini;

e dato che noi dobbiamo aiutare i radicali legalitari,

Turati ha ragione a sostenere anche la sinistra. Sono piu di cinque mesi

che io ho mandato articoli

all'Avanti!

sulla sinistra e specie contro Giolit–

ti; me li hanno bocciati. Ora

l'Avanti!

stesso ha capito che la sinistra

non vale un corno; ma bisognava averlo capito cinque mesi addietro,

quand'io facevo fuoco e fiamme; oggi ci saremmo trovati preparati. Ma

oramai quel che è fatto è fatto; e se noi sapremo operare abilmente,

spunteremo anche questa.

Noi altri

pessimisti

lavoreremo nel partito socialista; e voi repub–

blicani affermatevi una buona volta con un po' di risoluzione.

Mi rincresce dovertelo dire ma all'infuori di te e di Pirolini i repub–

blicani mostrano di esser tutti cretini quasi quasi quanto i socialisti. A

Lodi ho tentato di spingere i repubblicani nelle elezioni del 13 agosto

ad affermarsi da sé e a non confondersi coi socialisti. Credi che ci

abbiano capito nulla? Sono una massa di idioti. Mi rispondeyano sem–

pre: perché affermarsi da noi, se siam sicuri di essere sconfitti? Vincere,

vincere a tutti i costi, ecco la loro preoccupazione.

È

cosa che fa schifo.

Toccherebbe a voi affermarvi, farvi processare, fare del chiasso, di–

mostrare che esistete, che vi mettete a capo del movimento, che l'avve–

nire è vostro. Ebbene che cosa fate? Tu_ ti aiuti a spinger gli altri e

quello che s'è fatto si deve esclusivamente a te. Ma e gli altri? Il ma–

nifestino che mi mandasti è ottimo'; ma bisognava dargli maggior diffusione,

farlo attaccare clandestinamente sulle cantonate, farne quindi parlare

anche dai giornali monarchici come di manifesto sovversivo. Invece l'avete

stampato e l'avete distribuito a pochi adepti. L'idea prima venuta ·da te

54. AG.; ed.

in

Ghisleri,

pp.

364-365.

1 Difatti nella "Critica sociale" del

16

agosto

1899,

pp.

193-195,

usci, a firma di "Il

PESSIMISTA,"l'articolo

Ahimè sempre la sinistra,

riprodotto in SALVEMINI,

l Ministro della mala

vita,

pp.

25-31.

Con questo Salvemini si inseriva nella polemica iniziatasi tra Bonomi e Turati,

nella "Critica sociale" del

16

luglio

1899,

con gli articoli

I.

BoNOMI,

La sinistra,

pp.

164-166;

[F. Turati]

"Nor,"

L'Italia assente (Breve risposta a I. Bonomi),

p.

166,

e nel numero del

agosto

1899,

pp.

177-182,

con

I.

BONOMI e

NOI,

La sinistra alla prova. Replica e controreplica.

2 Cfr. lettera n.

55,

nota n. 2.

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