

Carteggio
53.
Salvemini a Arcangelo Ghisleri, a Lugano
[Lodi, luglio 1899]
Caro Arcangelo,
ti ringrazio dei due numeri elettorali. Fatti molto bene. L'idea della
lotta per l'autonomia comunale
è
apparsa sporadicamente in queste elezio–
ni; vedo con piacere che a Cremona
è
stata la vera piattaforma della bat–
taglia. Ora aspetto un po' di ore libere per lanciare l'idea di un congresso
di tutti i consiglieri sovversivi; ne avevo parlato fin dal marzo dell'anno
passato nella
Critica,
ora
è
il momento di ribattere il chiodo.1 Ma perdio
ho tante idee da lanciare e non posso lanciarle tutte io. Mi sta molto a
cuore di preparare
il terreno per spingere i socialisti a rompere con i
legalitari e appoggiare solo i repubblicani nelle elezioni, e non vorrei sper–
perare
le mie forze. Poi ho tanto da fare per il concorso di Pavia e
non ho tempo di occuparmi di altro. Insomma
l'idea del congresso po–
tresti lanciarla tu
nell'Educazione Politica,
e
spingere personalmente
i con–
siglieri repubblicani di Milano a prendere l'iniziativa. Questo mi par bene
anche dal punto di vista, che in questo momento
tocca ai repubblicani
mettersi
in evidenza piu di tutti gli altri. Cerca naturalmente
di non
farti sequestrare. Questi procuratori regi son tutti cretini allo stesso modo
e sequestrano e lasciano passare senza capirci un accidente.
Io
mi son
fatta una ricetta per evitare i sequestri. Supponiamo che io voglia dire
che Umberto
è
un porco; faccio un articolo in questo senso, ma invece
di Umberto scrivo Pelloux, Cavour, Carlo Magno e che so io. Finito l'ar–
ticolo, scelgo il posto piu adatto per introdurvi un inciso, una parentesi,
una noticina, dalla quale appare che Umberto
=
Carlo Magno
=
Pelloux,
ecc.
La
ricetta finora ha funzionato benissimo e te la raccomando calda–
mente.
Sto cercando tutti i modi per spingere i socialisti di qui nelle pros–
sime elezioni politiche a dichiarare che non voteranno, neanche in ballot–
taggio, per
il candidato democratico, se non aderirà esplicitamente al
gruppo parlamentare
repubblicano. Ma temo di far fiasco; figurati che
bisogna cominciare dal convincere i repubblicani a non votare per il de–
mocratico; e questa
è
una vera fatica erculea.
I nostri amici a Roma si sono portati divinamente. Finalmente possia–
mo respirare e sperare. Mi rincresce solo che nel paese i partiti popolari
non abbiano pensato a indire dei comizi di protesta. Sarebbero stati proi–
biti; non importa, ma la dimostrazione restava. Ecco un'altra idea da lan–
ciare. Ho scritto un paio di lettere in questo senso; ma non le ho spedite.
53. AG.; ed. in
Ghisleri,
pp. 362-363. Sull'originale, non datato,
è
leggibile il
timbro postale "Lugano 13 luglio 1899."
t
Cfr.
L4
questione amministrativa a
Torino... e altrove,
firmato "UN TRAVET,"
in "Cri~
tica sociale" del 16 febbraio 1898,
pp.
54-57,
ora in
SALVEMINI,
Movimento socialista,
pp.
45-52.
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